Risguardo di copertina
dalla fine della seconda guerra mondiale il giappone è diventato una delle grandi potenze economiche del mondo moderno, i suoi prodotti hanno invaso ogni angolo del globo e tutti hanno almeno sentito parlare dello zen e dei samurai. eppure, il giappone resta ancora sostanzialmente un mistero. leonardo vittorio arena ci guida alla scoperta di questo paese attraverso la sua filosofia e, insieme, la sua psicologia. nata nei primi secoli dell'era volgare rielaborando in modo peculiarmente nipponico il pensiero cinese e indiano, la filosofia giapponese non cerca di spiegare il mondo su basi meccanicistiche e scientifiche e travalica il principio aristotelico di non contraddizione: il suo scopo è piuttosto di ricercare la saggezza individuale e l'armonia con il cosmo e la natura. una lezione che l'uomo occidentale ha bisogno più che mai di riscoprire.
Risguardo di copertina
difficile pensare al giappone senza evocare i samurai, guerrieri privi di scrupoli che tennero in soggezione un intero popolo con le armi, ma anche poeti, filosofi e cultori del pensiero zen che hanno segnato la storia e la cultura del loro paese. in questo, il samurai è uomo del rinascimento: un uomo completo, che coltiva diverse discipline nell'ambizione di riuscire in tutte. la loro storia è fatta di intrighi, tradimenti e brama di potere, accompagnata dal feticismo della spada, dal fratricidio, dalla perversione sessuale. e insieme dalla spiritualità, dall'estetismo e dalla compassione. leonardo vittorio arena ne ripercorre la vita pubblica e privata, l'impiego dei samurai per il controllo delle campagne da parte dei signori della terra, l'affermarsi di una nuova classe emergente, la lotta tra le corti imperiali del nord e del sud, il declino della dittatura militare degli shogun, il ruolo dei commercianti portoghesi e dei missionari gesuiti. l'insegnamento fondamentale dei samurai potrebbe essere compendiato nelle parole di un grande maestro di scherma, yagyu tanemori: l'arte della guerra non consiste nel vincere sugli altri, bensì su sé stessi.