Risguardo di copertina
9 maggio 1978, via caetani, roma. con il ritrovamento del corpo senza vita di aldo moro nel bagagliaio di una renault 4 rossa si chiudono i cinquantacinque giorni del sequestro. cinquantacinque giorni che sconvolsero l'italia e che aprirono nel suo tessuto civile ferite non ancora rimarginate. il racconto teatrale di baliani ricostruisce e si interroga- in modo limpido e onesto- su quei giorni con la necessità di capire e di non venire meno al senso e al significato della giustizia. sono pagine intense che ritraggono un simbolo del potere divenuto improvvisamente troppo scomodo e un paese attonito e confuso dal succedersi di dichiarazioni e smentite. un uomo imprigionato in una lotta tra fazioni, le br e la classe politica dell'epoca, che proprio attraverso di lui misero in scacco il loro gioco politico terminale. "corpo di stato" è un documento storico e il ritratto disteso e aperto di una generazione che davanti alla tragedia della coscienza si divise. ed è anche il racconto di un uomo di teatro che proprio in quegli anni iniziò il mestiere di attore. come sciascia scrisse a caldo nel suo "affaire moro", "lasciata, insomma, alla letteratura la verità, la verità- quando dura e tragica apparve nello spazio quotidiano e non fu più possibile ignorarla o travisarla- sembrò generata dalla letteratura", anche questo libro, a venticinque anni di distanza dal delitto moro, ci sembra capace di raccontare come eravamo meglio di tanti testi politici o sociologici sugli anni settanta- sulla contestazione il terrorismo e la politica- e insieme spiegare anche le ragioni delle nostre odierne inquietudini.