Risguardo di copertina
durante il processo per la strage di portella della ginestra, tenutosi nel '51 a viterbo contro i membri della banda giuliano, un avvocato non convinto dei risultati dell'inchiesta decide di condurre segretamente una propria indagine sull'eccidio.da un piccolo particolare - il calibro delle pallottole estratte dai corpi delle vittime - l'avvocato risale la china di un lungo percorso d'indagine, alla ricerca di tracce nuove e testimonianze inascoltate. questo percorso lo conduce in sicilia, sul luogo della strage.portella della ginestra, in provincia di palermo, è un enorme pianoro incolto e sassoso racchiuso tra i monti pizzuta e kumeta. questo secondo rilievo ha una propaggine avanzata che incombe sulla piana: il cozzo dxuhait, che in albanese significa "punto d'osservazione". al centro del pianoro vi è un masso: il sasso barbato, podio naturale degli oratori socialisti fin dai tempi dei "fasci siciliani". il quadro geografico risulterà particolarmente importante per l'avvocato, consentendogli di avanzare poco a poco verso un'ipotesi totalmente differente da quella ufficiale.