Risguardo di copertina
il calcio italiano è stato contaminato da tutte le nefandezze che hanno attraversato e rovinato l'italia negli ultimi decenni. la serie a avrebbe potuto essere la prima lega a dotarsi di stadi all'avanguardia, pensati per il calcio e il suo business, e invece l'appuntamento storico di italia '90 si è trasformato in un disastro nazionale, con un fiume di soldi e corruttele che ha partorito impianti, nel migliore dei casi, inadeguati. i miliardi piovuti sul campionato italiano grazie alle pay tv non sono stati impiegati in investimenti a lungo termine, nella costruzione di strutture sportive e vivai, in modo da coltivare il futuro del football tricolore. si sono invece riversati su giocatori e procuratori, oppure sono stati rubati dalle casse dei club per coprire i dissesti delle aziende. i molti dissesti delle società di calcio, avvenuti soprattutto a partire dagli anni duemila, sono stati provocati da questi furti, prima ancora che da carenze gestionali dei club. alla luce delle ultime sentenze giudiziarie e dopo la squalifica della nazionale dai prossimi mondiali, non possiamo più ignorare che il calcio italiano è nel profondo di una crisi da cui riprendersi sarà difficile. la diagnosi è fatta. ma c'è ancora speranza per guarire e rimettersi in sesto. come dicono i medici in questi casi, ci vuole però la buona volontà del paziente. e la domanda fondamentale è questa: c'è la buona volontà del paziente?