Autore selezionato: BERSELLI EDMONDO

In questa pagina vengono riportate tutte le opere, presenti nel nostro catalogo, di BERSELLI EDMONDO.

ADULTI CON RISERVA

Genere: STORIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

c'è stata un'epoca meravigliosa, fra la metà degli anni cinquanta e il sessantotto, in cui è sembrato che la società italiana riuscisse a diventare felicemente moderna. questo libro descrive quelle stagioni, e lo fa con gli occhi della generazione dell'hula hoop e del twist, quando i figli del popolo strillavano allegri "a saint tropez la luna si desta con te" e intravedevano l'opportunità di un mondo diverso. edmondo berselli ricorda e racconta: il suo è lo sguardo di chi è stato bambino e poi ragazzo in quell'età sospesa, quando il paese cambia ogni giorno, nelle case, nelle famiglie, nel vivere. qua e là si scorgono le forme della vespa e della seicento, i volti di togliatti, nenni e fanfani, i gesti dei divi come celentano e claudio villa, la televisione del "musichiere", i giornali pettegoli come "il giorno", e le inchieste furibonde di giorgio bocca. ed ecco poi la vita quotidiana, la scuola, i giochi, le biciclette, la piccola città. è naturale, quindi, che alle vicende della storia collettiva si accompagni la cronaca di ogni giorno, con tutto lo stupore e il piacere per le novità inattese. in effetti, lo spartiacque è chiaro: da una parte c'è il vecchiume, il grigiore, il conformismo; dall'altra le riforme, il colore, le vacanze, certi piccolissimi nuovi peccati. senza trascurare che, dopo il miracolo economico e il centrosinistra, l'universo mentale di un mondo che si scopre "giovane" viene investito dall'ondata della musica beat. la provincia italiana avverte un'eccitazione generale; spira una brezza che porta le note profetiche di bob dylan, le canzoni dei beatles, il ritmo dei rolling stones. è quasi una rivoluzione. ingenua e trascinante, inconsapevole e irresistibile. raccontare oggi come eravamo significa ritrovare l'autenticità un po' anarchica di quei giorni, quando la fantasia illuminava il presente, e il futuro appariva così pieno di promesse. ancora non si sapeva che di lì a poco, nei sottoscala del sessantotto, la politica, il collettivo, il movimento, l'omologazione contestatrice e l'incombente rigore ideologico del pci avrebbero spento la creatività e mortificato il felice individualismo dei ragazzi italiani qualunque.

L'ITALIA CHE NON MUORE

Genere: SOCIOLOGIA

Formato: DAISY/CASSETTA

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO


QUEL GRAN PEZZO DELL'EMILIA

Genere: FOLCLORE

Formato: DAISY/CASSETTA

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO


SINISTRATI

Genere: POLITICA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

i sinistrati siamo noi. brutalizzati alle elezioni, battuti culturalmente, spintonati ai margini di una società cattiva. alcuni legati a un'idea troppo razionale di riforme difficili, altri pervasi dalla nostalgia di rivoluzioni impossibili. risultato: i care. we can. they win. certo che vinceranno sempre gli altri. perché noi siamo fuori tempo, fuori moda, fuori gioco. e con la triste euforia degli esclusi, fra l'autolesionismo e l'autocompatimento, ci prepariamo a diventare una minoranza permanente. ma non è colpa nostra: scienziati autorevoli hanno dimostrato che si è di sinistra per via del dna. c'è di mezzo un dannato gene altruista. come dire che siamo fessi per natura. per questo il partito democratico ha sbagliato tutte le strategie, si è illuso di vincere, si è schiantato contro berlusconi, e dopo la batosta non ha ancora deciso se sopravvivere a una sconfitta storica o lasciarsi naufragare. ci vorrebbe una cultura, un leader, uno schema politico. ci vorrebbe almeno un'idea. invece, i riformisti non hanno ancora un programma e gli estremisti non hanno più un peso. di idee, non se ne parla più. edmondo berselli descrive, con affetto, la storia e la malattia dei sinistrati italiani, e formula senza pietà la relativa diagnosi. l'italia va a destra, ritrova nel partito di berlusconi il clima confortevole di una dc senza preti, mentre le corporazioni prosperano e la concorrenza latita. c'è una speranza per la sinistra e i sinistrati? oppure li attende un deserto infinito, e la condanna di attraversarlo fra miraggi crudeli? forse, ormai si è di sinistra solo sulla scia di un sentimento, di una memoria, di una nostalgia. siamo alieni in politica, stranieri in patria, perplessi nel mondo. l'unica vera risorsa è l'ironia, che consente di dire a noi stessi, per consolazione, come in un vecchio film di totò: "sinistri si nasce. e anch'io, modestamente, lo nacqui".una stagione in festa.