Risguardo di copertina
"campo dei fiori" è una biografia: la biografia di una statua. ma è anche un libro sull'italia, sulle tante debolezze del fronte laico e sulla ostinata chiusura a ogni idea di modernità presente nella chiesa cattolica di allora. è l'avvincente ricostruzione di una lotta politica che ebbe numerosi protagonisti: il movimento studentesco romano, francesco crispi e la massoneria, ettore ferrari e giovanni bovio, papa leone xiii e i gesuiti della "civiltà cattolica", francesco de sanctis, antonio labriola, giuseppe garibaldi. e anche un certo armand lévy, di professione rivoluzionario, ex comunardo, esule, ebreo e socialista, sconosciuto ai più, ma che svolse un ruolo decisivo nella fase preparatoria del monumento. si trattò di una vera e propria battaglia laica e anticlericale: una delle poche combattute nel nostro paese e che è giusto non dimenticare. non tanto per celebrarla quanto per conoscerla, anzi forse è meglio dire per decifrarla: attraverso la comprensione di uno scontro che fu violentissimo e dei tentativi compiuti per disinnescarlo, come delle alleanze e degli opportunismi che di volta in volta furono messi in campo per vincere la partita o per rinviarla per sempre.