Risguardo di copertina
«non abitiamo piú la terra e il cielo, bensí google earth e il cloud. il mondo si fa sempre piú inafferrabile, nuvoloso e spettrale».abbiamo perso il contatto con il reale. è necessario tornare a rivolgere lo sguardo alle cose concrete, modeste e quotidiane. le sole capaci di starci a cuore e stabilizzare la vita umana.una massa di informazioni ci investe ogni giorno. come ogni inondazione, anche questa agisce sulle nostre esistenze, spazza via confini, rimodella geografie. ormai sono i dati e non piú le cose concrete a influenzare le nostre vite. le non-cose stanno prendendo il sopravvento sul reale, sui fatti e la biologia. e cosí la realtà ci appare sempre piú sfuggente e confusa, piena di stimoli che non vanno oltre la superfice. con la sua consueta lucidità e veemenza, byung-chul han, critico severo ma acuto della contemporaneità, ci offre una peculiare e sferzante riflessione sulla comunicazione, la rete e il futuro che stiamo costruendo.