Risguardo di copertina
il tre-quattrocento in italia fu un periodo cruciale sotto tutti gli aspetti: i comuni si trasformarono in signorie, creando forme di governo "nazionali" ma non nazionalistiche, che al di là di alcuni meriti avrebbero reso in futuro la penisola una preda ambita dalle grandi monarchie che andavano consolidandosi in europa; fu l'epoca dell'umanesimo, con la riscoperta dei classici, la collocazione dell'uomo al centro del mondo quale artefice dei suoi destini, la vita activa, l'impegno civile. un rinnovato patrimonio intellettuale che più tardi sarebbe migrato nel resto d'europa, diventando principio comune e unificatore della cultura. signorie e umanesimo furono strettamente interconnessi e rappresentarono un cambio di prospettiva che non nacque all'improvviso, ma aveva le sue radici nei secoli precedenti, in quel medioevo dell'italia che non appare poi così lontano dalla nuova stagione politico-culturale.
Risguardo di copertina
periodo di transizione verso il consolidamento delle grandi monarchie europee, che nel secolo successivo si sarebbero disputate l'egemonia nel continente, il quattrocento segnò anche la fine del periodo delle signorie e l'inizio delle guerre d'italia che avrebbero fatto della penisola la preda più ambita dei sovrani stranieri.rappresentò inoltre l'apogeo dell'umanesimo italiano, che si sviluppò quale crocevia di dottrine e tendenze antiche e moderne, europee e orientali, razionaliste e magiche, scientifiche e teologiche, metafisiche ed empiriste, con una nuova visione dell'uomo che riunisce in sé la natura e il trascendente, un modello completo di vita e di cultura. l'umanesimo, grazie a erasmo da rotterdam, mise le sue radici culturali in europa quale civiltà dell'antidogmatismo, all'insegna della concezione universale dell'uomo, della trasformazione delle diversità - anche religiose - in elemento di arricchimento anziché di divisione.