Risguardo di copertina
per avere una vita è necessario avere un volto, perché un uomo senza volto non è altro che un pronome indefinito. lo sa bene antoni, rimasto sfigurato a vent'anni in seguito a un incidente, la notte in cui un cervo, bellissimo ed enigmatico, è sbucato all'improvviso dal bosco e si è parato davanti alla sua macchina. da allora, per non mostrare a nessuno la sua faccia cubista, antoni vive recluso in un abbaino genovese, da lezioni di matematica su internet e coltiva una grande passione per la lettura, soprattutto per newton. per riemergere da una solitudine che dura ormai da quindici anni, interrotta solo dai continui traslochi, dalle passeggiate notturne e dall'intenso rapporto con la madre, antoni decide di scrivere la propria autobiografia, convinto che sarebbe un soggetto perfetto per un film di pedro almodóvar. a dargli il coraggio di affrontare nuovamente il mondo è proprio l'incontro con il grande regista, ma soprattutto l'amore di lisa, uno splendido trans brasiliano, i cui occhi appassionati riescono a guardare senza timori il suo viso picassiano, anzi a ricrearlo, a consentirgli di mostrarsi di nuovo alla luce del sole. alla ricerca di una difficile riconciliazione col mondo, antoni scopre grazie a lisa che può esserci bellezza al di là dell'armonia, e persino nel deforme; e che lo sguardo del desiderio può modificare un volto, coglierne l'essenza.