Risguardo di copertina
ci sono l’amore e l’intesa. l’impegno e il sacrificio in un paese in tempo di guerra. ci sono gli amici e i nemici, le battaglie e i processi, la vita quotidiana e una parte importante della nostra storia, interrotta improvvisamente quel tragico giorno di maggio del 1992, oscurato dalla strage di capaci. al centro della scena è una donna, francesca morvillo, insieme all’uomo cui ha scelto di stare accanto fino all’ultimo, consapevole del pericolo: giovanni falcone. le loro vite si intrecciano nella stagione più difficile del conflitto tra lo stato e cosa nostra. francesca è figlia, sorella, moglie di giudici e magistrato a sua volta. giovanni lancia la sfida più ambiziosa alla mafia insieme ai giudici del pool. felice cavallaro ne rievoca in queste pagine i caratteri e la complicità, la forza e le debolezze. e ripercorre come in un romanzo le tappe della loro vita, dall’adolescenza al primo matrimonio di lei, dal loro incontro agli anni più felici, dal comune impegno civile alla diffidenza dei colleghi, dall’esilio forzato all’asinara con il giudice paolo borsellino e sua moglie agnese all’attentato scongiurato nella villa dell’addaura. fino agli intrighi più odiosi. sullo sfondo uno stato assente, distratto, forse anche colluso. poi le polemiche per il trasferimento di falcone a roma e quel rientro a palermo per una vacanza che non faranno mai. dopo l’esplosione a capaci francesca sembra ancora in vita. i suoi occhi si aprono per l’ultimo istante. il tempo di sussurrare poche parole: «dov’è giovanni?».
Risguardo di copertina
si è sempre battuto da «eretico» per far prevalere la ragione e il diritto in un paese che ha spesso preferito le scorciatoie e i gattopardismi. leonardo sciascia con le sue invettive e ossessioni ha anticipato temi cruciali della vita pubblica, nodi rimasti drammaticamente irrisolti, dalla lotta alla mafia alla corruzione, dagli errori della macchina della giustizia a quelli dello stato, dal caso moro al travaglio di enzo tortora, passando da forti intese a grandi contese, da calvino a guttuso. con qualche rimpianto, come nel caso di pier paolo pasolini e del «ritorno delle lucciole». una vita controcorrente, quella dello scrittore siciliano, sempre tesa tra profezia letteraria e drammatica realtà, lungo l’asse fra palermo e roma, milano e parigi, fra case editrici e commissioni di montecitorio, o a caccia di stampe antiche sul lungosenna e di documenti negli archivi dell’inquisizione spagnola: una storia che felice cavallaro ricostruisce in un racconto originale e ricco di aneddoti con lo sguardo privilegiato di chi lo ha conosciuto da vicino. a trent’anni dalla scomparsa dello scrittore di racalmuto, un viaggio affascinante tra umori, amicizie e battaglie, tra vita e opere che scandiscono i passaggi della nostra storia recente – dal giorno della civetta al contesto, da l’affaire moro a una storia semplice. un bilancio dell’eredità di un protagonista del mondo della cultura e della politica sempre attuale: una fonte preziosa dove attingere acqua fresca per illuminare molte zone d’ombra del paese, perché come scriveva sciascia stesso «tutti i nodi vengono al pettine. quando c’è il pettine...».