Risguardo di copertina
"ci sono guerre che non hanno tregua, eroi senza fanfare. caterina è una di questi: una veterana di diciassette anni, che comincia la lotta ogni mattina, entrando nella tortura dei vestiti. perché caterina è obesa, e l'unica normalità che conosce è tra le mura di casa, in una famiglia di obesi. la sua identità scompare a contatto con il resto del mondo, perché fuori l'unico modo di sopravvivere è diventare cate, la supereroina ferocemente autoironica il cui potere è quello di "essere il paragone che salva": nessuna è più brutta, più grassa o più sola di lei. caterina va a testa alta per il mondo ostile: attraversa le selve dei soprannomi, si veste del desiderio di essere invisibile, rifiuta la pietà degli altri. il suo posto nel mondo è gravato dalla sproporzione, ma la sua scialuppa di salvataggio è l'intelligenza, la sua arma il sarcasmo con cui anticipa su di sé il giudizio degli altri per anestetizzarlo prima che colpisca duro. matteo cellini entra a gamba tesa nella vita di caterina, e senza sconti ci racconta la sua guerra. lo fa talmente bene che non è la pietà per cate quella che ci rimane, ma è il rispetto. rispetto per questa eroina condannata al fuori misura, e rispetto per un autore che la misura - letteraria - invece la conosce bene, con un racconto durissimo e lieve, implosivamente normale e ferocissimamente pieno di tenerezza." (alessandra casella) .