Risguardo di copertina
giro d’italia, giugno 1940. martino segue trepido le tappe della gara insieme al nonno e al suo migliore amico. sono tutti tifosi di gino bartali, ma c’è un giovane che sembra insidiarlo con una leggerezza di levriero: coppi fausto da castellania. che vincerà alla sua prima partecipazione. ma c’è poco da gioire: il giorno dopo la fine del giro l’italia entra in guerra. 1944. martino e la sua famiglia sono sfollati in campagna. noia. per fortuna lui ha portato la sua bici. che gli viene rubata subito da una ragazzina perfida a capo di una banda di teppisti locali. non è un buon inizio. senza mai smettere di fantasticare su un suo personale giro d’italia disegnato dalla geografia dei libri di scuola, tra singolari commerci e movimenti oscuri di bande partigiane, osservando senza troppo capire, martino si trova ad affrontare la realtà, più dura che mai, e cresce tutto in una volta. un romanzo sulla vita e sulla guerra, sugli eroi di quando eravamo bambini, che restano sempre con noi, e su quella gara con la g maiuscola che è metafora di tutte le salite e di tutte le discese che punteggiano le nostre vite.