Risguardo di copertina
abbiamo adorato dèi antropomorfi e fatto per millenni degli animali l’oggetto del nostro culto. eppure la forza cosmogonica più importante sul nostro pianeta sono le piante: sono loro le nostre ultime divinità. sono loro ad aver prodotto il mondo così come lo conosciamo e lo abitiamo. sono loro a mantenerlo in vita. attraverso la fotosintesi, hanno permesso di cambiare lo statuto della materia che ricopre la crosta terrestre, trasformandola in centro di accumulazione dell’energia solare. e soprattutto hanno trasformato irreversibilmente la nostra atmosfera. non illudiamoci: lungi dall’essere un elemento qualunque del paesaggio terrestre, le piante cesellano e scolpiscono incessantemente il volto del nostro mondo.
Risguardo di copertina
«la vita non è che un'unità cosmica che stringe la materia della terra in un'intimità carnale. siamo tutti carne della stessa carne, indifferentemente dalla specie cui apparteniamo». un saggio dirompente, che ribalta in modo radicale la nostra idea di cambiamento. tutto è metamorfosi e di questo facciamo esperienza fin dalla nascita, perché nascere significa ereditare una vita che ha già vissuto – il suo dna, il suo respiro, la sua carne, i suoi atomi – e sforzarsi di darle un altro volto. è ciò che accade a tutte le specie attraverso l'evoluzione: ciascuna è la metamorfosi di una forma che ha già vissuto e che si prolunga nella diversità dell'altra. questa continuità lega tutti i viventi tra di loro e con la terra, l'immenso bruco da cui si liberano, a ogni istante, le farfalle delle specie. filosofo italiano tra i più noti e stimati a livello internazionale, emanuele coccia ha fatto di questo libro brillante e originale, tradotto già in diverse lingue, la metamorfosi dei saperi più diversi: dalla zoologia alla filosofia, dalla biologia alla linguistica, dalla botanica alla letteratura. ne risulta una visione in cui l'essere umano stesso è uno zoo ambulante, frutto ed espressione di una forma di vita più vasta e interconnessa.