Risguardo di copertina
cosa ci fanno insieme un gigolò, una vecchia arpia malata di cancro, un attore fallito, una cocainomane, un epilettico, una sensuale professionista col d.o.c., una narcolettica e un paraplegico nella stessa stanza? certo, è scontato: fanno terapia di gruppo. hanno in comune la malattia più terrificante di tutte: la depressione. atroce e invincibile mostro che gli altri credono di curare a suon di “non abbatterti” e “non ci stai mettendo abbastanza impegno”. il dr. g., giovane e aitante analista, sprona i pazienti alla condivisione attraverso un metodo che prevede ventuno sedute collettive, durante le quali ognuno sorteggerà una lettera dell’alfabeto e racconterà le proprie emozioni partendo da una parola che avrà per iniziale la lettera estratta.questo esperimento tragicomico è raccontato dalla penna dissacrante di una componente del club dei depressi. le vicende sono sospese tra sogno e realtà, proprio come la gabbia in cui la narratrice vive a causa della sua condizione fisica. cosa succede realmente e cosa è solo il frutto della sua fantasia?