Risguardo di copertina
le rocce, le greggi, i monti verdi e azzurri, la torre di pietra, gli asafodeli, la secolare staticità della vita pastorale sono l'immagine di una sardegna ferma nel tempo. ma essa non "è più soltanto questo selvatico spazio vuoto di storia". per il naturale svolgersi delle cose umane, qui come altrove, il tempo è passato; qui come altrove operano volontà, intelligenze, energie umane sempre nuove.una civiltà di pastori si è trasformata in una civiktà contadina ed anche questa, nel suo lento dissolversi, ha lasciato il posto, seppure con contraddizioni talvolta drammatiche, ad una società industriali. "pastori, contadini, operai, intellettuali, borghesi, clero, funzionari", convivono e si contrappongono nel faticoso permanere e insieme nel mutare delle cose.i tempi in sardegna sono compresenti e le epoche passate pulsano nell'oggi. ma è questo nuovo oggi che testimonia la dialettica dell'inevitabile mutare di una terra viva.
Risguardo di copertina
le rocce, le greggi, i monti verdi e azzurri, la torre di pietra, gli asafodeli, la secolare staticità della vita pastorale sono l'immagine di una sardegna ferma nel tempo. ma essa non "è più soltanto questo selvatico spazio vuoto di storia". per il naturale svolgersi delle cose umane, qui come altrove, il tempo è passato; qui come altrove operano volontà, intelligenze, energie umane sempre nuove.una civiltà di pastori si è trasformata in una civiktà contadina ed anche questa, nel suo lento dissolversi, ha lasciato il posto, seppure con contraddizioni talvolta drammatiche, ad una società industriali. "pastori, contadini, operai, intellettuali, borghesi, clero, funzionari", convivono e si contrappongono nel faticoso permanere e insieme nel mutare delle cose.i tempi in sardegna sono compresenti e le epoche passate pulsano nell'oggi. ma è questo nuovo oggi che testimonia la dialettica dell'inevitabile mutare di una terra viva.