Risguardo di copertina
una diagnosi di epilessia ha cambiato per sempre la vita di torbjørn ekelund: non potendo più guidare, ha iniziato a frequentare il mondo solo a piedi. e i suoi piedi hanno cominciato a conoscere i sentieri, a calpestarli. la sua penna di scrittore a raccontarli, a svelarne le storie. si è domandato chi li ha tracciati e perché, indagando su dove andavano i nostri antenati seguendo questi percorsi lineari o tortuosi. ha cercato di scoprire quali paesaggi si aprono di fronte agli occhi di chi li percorre, quali suoni e quali odori si possono sentire. tutte queste osservazioni sono impossibili per chi viaggia in auto, in treno o in aereo, allora perché l'umanità ha smesso di camminare? se possiamo comprendere noi stessi mettendoci in relazione con il paesaggio, si chiede ekelund, che cosa perdiamo in un'epoca di viaggi in automobile e di app per l'orientamento? e che cosa potremmo guadagnare rimettendoci di nuovo sui sentieri? che cammini con gli scarponi o a piedi nudi, in una foresta o nella periferia di una grande città, l'autore contempla e studia i tracciati dell'uomo in movimento, raccontando l'emozione del paesaggio, del viaggio lento, alla riscoperta della natura, spiegando la sua scelta di prendere la via meno battuta, nei sentieri come nella vita.