Risguardo di copertina
a srebrenica, nel 1995, viene scritta una delle pagine più nere della storia europea degli ultimi settant'anni. ma greta non ne sa quasi nulla: lei, nata a milano, è concentrata sulla scuola e sulla sua passione, il nuoto. non è mai stata in bosnia, anche se metà della sua famiglia viene da lì. non sa nulla dell'infanzia di suo padre edin, delle intere giornate che ha passato, lui musulmano, a giocare nei boschi con goran, l'inseparabile amico serbo. dal passato, però, non si può fuggire, e così greta si ritrova a scavare nella storia della sua famiglia, tornando laggiù dove tutto è cominciato. dall'autore di "fra me e te", un romanzo che ci riporta a vicende dei balcani di ieri e che ci insegna tanto anche sull'oggi, mettendoci in guardia dal fatto che la paura (in questo caso del diverso per religione) può diventare odio e persino guerra. e che ci restituisce con tocco lieve e potente insieme un ritratto di ragazzi stupendi, capaci di ripartire, di sognare un futuro diverso, oltre ogni frontiera e distanza.