Risguardo di copertina
se è vero che «una determinazione invincibile può ottenere qualsiasi cosa», come disse thomas fuller, è vero anche che nessuno, più di matilda simpkin, detta mattie, incarna alla perfezione queste parole: ex indomita suffragetta, ha sempre lottato per il diritto delle donne a essere trattate da cittadine alla pari degli altri, non esitando mai a gettarsi nella mischia, quando necessario. ora, però, le cose sono cambiate. è il 1928 e mattie sente di assomigliare ogni giorno di più al veterano di una guerra che nessuno più ricorda. certo, è membro della lega per la libertà delle donne, l'ultima coda delle suffragette, e presta le sue capacità oratorie in una serie di conferenze che dovrebbero chiamare a raccolta le donne. tuttavia, anziché essere uno squillo di tromba, i suoi discorsi si risolvono in un'occasione di divertimento per il pubblico accorso. un giorno, però, a una di queste conferenze, si presenta jacqueline fletcher. anni prima jacko si era battuta al suo fianco nella lotta per l'emancipazione femminile, ma ora, i capelli ingegnosamente ondulati e una stola drappeggiata con cura sull'abito, rivela all'amica che, assieme al marito, sta provvedendo a reclutare giovani donne da unire all'organizzazione dei fascisti dell'impero. mattie si rende conto che è tempo di ritornare alla guerra. disgustata dalle parole di jacko, ridiventa un'indomita suffragetta. forma le «amazzoni», un gruppo in cui cerca di trasmettere alle giovani donne qualcosa della storia e dei metodi del movimento delle suffragette militanti.