Risguardo di copertina
con un rivoluzionario atto di fantasia, bernardine evaristo immagina un mondo in cui la tratta atlantica degli schiavi viene ribaltata lungo la linea del colore: sono i neri (anzi, i nehri) ad aver fondato un impero coloniale a partire dal regno unito di grande ambossa, e i bianchi (anzi, i bianki) a essere razziati dall'europa e trasportati come schiavi al di là del mare, nelle isole del giappone occidentale. la vicenda che seguiamo è quella di doris, strappata da bambina alle campagne feudali inglesi e venduta ai ricchissimi proprietari di una piantagione, che da adulta sceglie finalmente di inseguire (grazie anche a una ferrovia sotterranea...) la libertà.
Risguardo di copertina
è una grande serata per amma: un suo spettacolo va in scena per la prima volta al national theatre di londra, luogo prestigioso da cui una regista nera e militante come lei è sempre stata esclusa. nel pubblico ci sono la figlia yazz, studentessa universitaria armata di un’orgogliosa chioma afro e di una potente ambizione, e la vecchia amica shirley, il cui noioso bon ton non basta a scalfire l’affetto che le lega da decenni; manca dominique, con cui amma ha condiviso l’epoca della gavetta nei circuiti alternativi e che un amore cieco ha trascinato oltreoceano.dalle storie (sentimentali, sessuali, familiari, professionali) di queste donne nasce un romanzo corale con dodici protagoniste: etero e gay, nere e di sangue misto, giovani e anziane; impiegate nella finanza o in un’impresa di pulizie, artiste o insegnanti, matriarche di campagna o attiviste transgender. cucite insieme come in un arazzo, le loro vite (e quelle degli uomini che le attraversano) formano un romanzo anticonvenzionale e appassionante che rilegge un secolo di storia inglese da una prospettiva inedita e necessaria.