Risguardo di copertina
non fa notizia l'africa, periferia della terra, angolo del mondo su cui si accaniscono tutti i problemi e da cui si defilano tutte le ricchezze. non fa notizia, come un continente in cui tutto ciò che accade sembra fatalisticamente sempre le stessa notizia. l'africa è la terra di nessuno del terzo millennio. un pezzo di mondo in cui anche i predatori, che per tanti secoli l'hanno spogliata, faticano a trovare opportunità. a chi può importare il destino dell'africa? questo libro ha il grande pregio di non girare attorno al problema, ponendo la domanda a chi non può eluderla: gli africani stessi. ed è un primo punto di interesse. il secondo punto sta nella scommessa di credere che l'africa possa trovare da sé le risorse umane e intellettuali per uscire dal tunnel. le interviste realizzate da angelo ferrari sono una sorta di esame, di verifica in profondità. ogni interlocutore è chiamato a tirar fuori e a provare la bontà delle proprie analisi, delle proprie soluzioni. dall'africa ci arrivano sempre tante testimonianze: che sono documentazioni spesso di condizioni terminali, di avventure straordinarie, perché restano 'umane' pur consumandosi in condizioni che di umano hanno pochissimo. in queste pagine invece l'orizzonte è diverso. qui l'africa ragiona su se stessa e sulle chance che ha di rimettersi in carreggiata. per questo l'orizzonte di apocalittica negatività che spesso trasale da spezzoni di dialoghi, alla fine non prevale. l'africa raccontata da se stessa è un continente che coltiva una speranza magra ma tenace, un'intelligenza solitaria ma determinata. che non rinuncia a pensare al futuro. (dalla prefazione di giuseppe frangi)