FORTE E CHIARA. UN'AUTOBIOGRAFIA
Genere: BIOGRAFIA
Formato: DAISY
Livello di lettura: SECONDO LIVELLO
Risguardo di copertina
«questo libro è un modo bizzarro di farvi compagnia. racconta di me e della mia vita, è una storia umana che corre da quando ero un embrione nella pancia della mia mamma, saltella all’infanzia, si precipita all’adolescenza, scruta l’età adulta fino ad arrivare all’attuale chiara che sono e che vorrei essere, una mamma oppure no. è la storia di una ragazza come io, che è anche il titolo bellissimo del libro di una grande autrice, anita loos. a girl like i. “una ragazza come io” è un’espressione apparentemente strana, sgrammaticata, sbagliata, diversa, quando la leggi per la prima volta. esattamente come, da sempre, appaio io. in questa espressione, è vero, c’è qualcosa che disvia dalla regola, ma se le guardi tutte insieme, quelle parole che le danno vita, ti restituiscono un ordine, un’immagine bella, come la verità. una ragazza sì, ma come io. e in quell’io ci sono le mani, i capelli, i tic, le ginocchia, la saliva e le lacrime di ognuna di noi, così simili ma anche così uniche e irripetibili. io, una ragazza, peraltro, non lo sono più da molti anni. ma ogni donna ha l’età che si merita.» scrittrice avvezza a formidabili capriole, chiara francini si abbandona, questa volta, a una trascinante confessione autobiografica, non professionale ma umana. il suo è il romanzo di formazione di una ragazza di provincia che, imbevuta di sogni, si lancia nella vita per metterli in atto senza risparmiarsi, bruciandosi talvolta la pelle, con fatica e caparbietà. ed è anche, nella seconda parte, una riflessione illuminante e profonda, talvolta grave, sulla tirannide del denaro e del potere che governa i comportamenti umani e, in chiusura, sulla condizione di ogni donna: quella di essere sempre dilaniata fra realizzazione personale e desiderio di maternità. ovvero di essere destinata a una felicità, per definizione, mutilata. «perché la parte più complessa per una donna è nascere tale. bello e terrificante.»
IL CIELO STELLATO FA LE FUSA
Genere: RACCONTI - NOVELLE
Formato: DAISY
Livello di lettura: SECONDO LIVELLO
Risguardo di copertina
4 ragazze e 4 ragazzi, provenienti ciascuno da un mondo diverso, restano rinchiusi in una villa sontuosa a fiesole, in compagnia di una governante e di un gatto. che fare se non ispirarsi al decameron di boccaccio e mettersi a novellare? è, questa che vi narro, una storia che prende vita sulle colline di firenze, durante un giorno di maggio, in una dimora dal nome che pare scritto da petrarca. o da biancaneve. villa peyron al bosco di fontelucente. in questa magione profumata di fiori, caffellatte e bucati s'ha da svolgere, durante un fine settimana, un convegno prelibato che parla di cibo e cultura. i partecipanti, golosi di bellezza e d'arte, vengono da ogni angolo del creato. governante e regina della magione è la lauretta, colei che tutto tiene a bada, sbenedizionando a destra e a manca col mestolo disinvolto, la cucina sopraffina e la ciabatta lesta quanto la lingua. ma d'improvviso, accade l'impensabile. il variopinto bouquet d'umani si trova rinchiuso, sprangato per un tempo assai più lungo di quello immaginato. una clausura involontaria, un perimetro stretto stretto, anche se straordinario. che ne sarà dei nostri sventurati, alla ventura? sconosciuti gli uni agli altri. in fondo anche a se stessi. e non potendo più uscire, che si fa? ci si ispira al decameron del ser boccaccio, si raccontano novelle!
LE QUERCE NON FANNO LIMONI
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: SECONDO LIVELLO
Risguardo di copertina
"le querce non fanno limoni" è un romanzo epico, intimo e corale che attraversa cinquant’anni di storia italiana, tra la seconda guerra mondiale e gli anni di piombo. una storia di resistenza, di passioni, di famiglie scucite e ricucite, di lotte che lasciano cicatrici, ma anche la forza di stare in piedi. protagonista è delia, ex partigiana, donna indimenticabile che affronta la guerra, l’amore e la perdita costruendo – pietra su pietra, voce dopo voce – un luogo reale e simbolico: il cantuccio, rifugio concreto e ideale, spazio di condivisione, speranza e memoria. attorno a lei e dopo di lei si muovono irma, mauro, angela, carlo, sandro, lettèria, gigione e molti altri, personaggi vividi che si intrecciano in una narrazione tessuta come un arazzo di voci, dialetti, cicatrici e sogni. ambientato tra firenze e campi bisenzio, "le querce non fanno limoni" dà corpo alla storia con la “s” maiuscola – le torture a villa triste, la liberazione, la strage di piazza fontana, le contraddizioni della sinistra extraparlamentare – ma la filtra attraverso i gesti quotidiani, i silenzi, le pentole sul fuoco, le parole non dette. ogni pagina è intrisa di una lingua viva che alterna lirismo e parlato popolare, una lingua che canta, piange, resiste. è un romanzo sull’eredità – politica, affettiva, ideologica. sul modo in cui la memoria passa, si nasconde, si rivela. e sul coraggio di non farsi travolgere dal passato, ma di comprenderlo per poter andare avanti. "le querce non fanno limoni" è un romanzo storico, sì. ma è anche un romanzo dell’esistenza, un romanzo che si interroga su cosa voglia dire resistere: all’ingiustizia, al disincanto, al dolore, al tempo. e lo fa con una scrittura insieme colta e piena di umanità, che accoglie ogni personaggio come fosse una storia vera, da proteggere. perché una vita felice significa aver combattuto.