Risguardo di copertina
"dove sono mumo, lev, helenio, george e omar, l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso? tutti, tutti, dormono sulla collina. i cinque aggettivi sono quelli del secondo verso di edgar lee masters. i personaggi, tolto jascin che ci sta dentro in pieno, sono invece adattati con un pizzico di disinvoltura perché l'abulìa di mumo orsi era saltuaria assai, la buffonaggine del mago herrera una componente studiata e coltivata del suo carisma. mentre i vizi di best e il caratteraccio di sivori non ne hanno impedito l'ingresso nella galleria dei più grandi. la collina su cui dormono è una superga dell'anima. il rimando a spoon river, deferente e inevitabile, spero non spudorato, si ferma qui. questa è una semplice passeggiata della memoria, coltivata negli anni e immaginata con un centinaio di garofani rossi. la storia del calcio l'hanno scritta davvero in tanti. un fiore e un minuto di silenzio per ciascuno. ma silenzio-silenzio, senza che a funestarlo arrivi il bell'applauso di cui la società dello spettacolo non sa più fare a meno. un minuto. due-tre nel caso dei personaggi più straripanti: è quanto serve alla lettura di ciascuno dei ritratti. per ricambiare le emozioni che hanno regalato a generazioni di appassionati. e insieme per riviverle, per continuare a tramandare le loro gesta, le imprese, e perché no, le umane debolezze. tutti, tutti, dormono dunque sulla collina del football. ragazzi come meroni e scirea, vecchie glorie come di stéfano e matthews, cantori come brera e galeano. se il calcio è rimasto di gran lunga il gioco più bello del mondo lo deve innanzitutto a loro: e ai tanti altri che è stato emozionante scoprire o riscoprire. quand'eran giovani e forti ci hanno fatto battere il cuore." gigi garanzini, una delle penne più nobili del giornalismo sportivo, costruisce con arte una storia lirica del calcio mondiale. un'impresa romantica, un libro scritto in stato di grazia, lieve come un fiore posato sulla tomba di un eroe.
Risguardo di copertina
gigi garanzini conobbe e frequentò quell'autentico fuoriclasse di umanità che fu paròn rocco e in questo libro torna sulle tracce dell'inimitabile allenatore triestino. un "viaggio nella memoria" che copre tutte le tappe della carriera e le diverse città che lo hanno visto protagonista: dalla sua trieste, che amava di un amore non poi del tutto ricambiato, a padova; dalla milano rossonera dei grandi trionfi euromondiali alle più sofferte esperienze nella torino granata e a firenze. un percorso in cui un pizzico di commozione ruba di tanto in tanto la scena all'allegria di fondo, al ricordo di tanti episodi divertenti e curiosi, segnati da quelle battute fulminanti che il paròn dispensava a piene mani, dentro e fuori lo spogliatoio. per tutti gli innamorati del pallone, al di là delle bandiere d'appartenenza, scoprire (o riscoprire) quest'autentica commedia umana equivale a disertare il fast food di tutti i giorni per ritrovare l'atmosfera e la genuinità di certe osterie, ultimi avamposti di resistenza alimentare, umana e pallonara. che erano già allora i rifugi più sicuri del paròn.