Risguardo di copertina
quindici anni dopo il crollo del muro di berlino, l'occidente sta vivendo una grave crisi di identità. l'europa, una volta avviato il processo di unificazione politica, ha tentato di definire se stessa in opposizione agli stati uniti, che, colpiti al cuore l'11 settembre 2001, tendono sempre più a considerare il vecchio continente un fastidioso ostacolo alla riaffermazione della loro leadership mondiale. al punto che le contraddizioni esplose fra gli alleati occidentali dell'america in occasione della seconda guerra del golfo, e culminate nel rifiuto di francia e germania di partecipare al conflitto iracheno, hanno fatto parlare dell'europeismo come di una variante dell'antiamericanismo. che ne è, dunque, di quello che un tempo veniva chiamato "il mondo libero"? per rispondere a questa domanda, timothy garton ash ha attinto a un'ampia gamma di fonti: dalle conversazioni private con statisti di primo piano come bush, blair e schroeder, agli incontri con soldati inglesi e agricoltori del kansas; dalle memorie di uomini politici che hanno fatto la storia del novecento, come de gaulle, churchill e roosevelt, alle più recenti indagini sociologiche. e, soprattutto, si è basato su acute intuizioni personali, frutto di venticinque anni di viaggi nei paesi europei e negli stati uniti. questa vasta e suggestiva ricognizione gli permette di spiegare perché washington non potrà governare da sola il mondo globalizzato, perché la nuova europa allargata riuscirà a realizzare le proprie aspirazioni unicamente all'interno di una comunità che sposti i suoi confini al di là dell'atlantico, e perché le tensioni in medio oriente e le condizioni di indigenza in cui versa buona parte del pianeta potranno essere superate soltanto da uno sforzo congiunto di popoli liberi e animati da un autentico spirito di collaborazione. per maturare la propria identità, quindi, l'occidente deve saper andare oltre se stesso: americani ed europei hanno a disposizione la straordinaria opportunità - che non possono lasciarsi sfuggire - di passare dal cosiddetto "mondo libero" dei tempi della guerra fredda a un ordine internazionale di libertà radicalmente nuovo. proprio perché il suo obiettivo è quello di sfidare i giudizi convenzionali e di evitare risposte scontate, questo libro dovrebbe essere letto da tutti coloro che desiderano essere cittadini di un mondo veramente libero e in pace.