Risguardo di copertina
filippi, provincia della macedonia. durante il regno di domiziano, il diciannovenne tiberio si arruola nell'esercito imperiale. suo padre è morto sei anni prima, combattendo contro i daci. non è raro che i figli dei soldati scelgano il mestiere dei genitori, ma il giovane, assetato di vendetta, ha una motivazione particolare: tagliare la testa di decébalo, re dei daci. il gruppo di reclute intraprende una lunga marcia di trasferimento, agli ordini dell'austero e laconico centurione marziale. nel norico incontrano un distaccamento di ausiliari breuci, popolazione celto-illirica dell'impero. il centurione marziale è noto, fra questi soldati, con il soprannome di aquila bianca e fa parte di una confraternita guerriera, i lupi, che aveva in passato accolto anche decébalo. durante uno scontro con un gruppo di razziatori barbari, tiberio è protagonista di strani eventi. soprannominato giovane lupo, guadagna l'amicizia dei breuci e il rispetto di marziale. tra i soldati comincia a circolare una profezia: un'aquila e un lupo porteranno a roma un nuovo invincibile sovrano. dietro alle parole della profetessa albruna, che identifica in marziale e tiberio i protagonisti della sua visione, c'è un disegno per detronizzare domiziano. ma il viaggio prosegue. un esercito di barbari ha oltrepassato il limes e sta devastando la provincia di germania. all'orizzonte, una grande battaglia potrebbe cambiare il destino dell'impero.