DILUVIO DI FUOCO
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
è il 1840 a canton e l’opera del commissario lin, inviato dall’imperatore a porre fine al contrabbando dell’oppio per salvare le terre del celeste impero, ha già mutato il volto della città. dell’antica fanqui-town, l’enclave straniera, è rimasto poco o nulla. la factory britannica, un tempo l’edificio più affaccendato e grandioso dell’enclave, è chiusa e sbarrata, le verande deserte, le lancette dell’orologio del campanile ferme. i mercanti inglesi sono stati espulsi; non prima, però, d’aver consegnato l’intero carico celato nelle stive delle loro navi. le confische imperiali cinesi, tuttavia, non passano affatto sotto silenzio a londra. troppo importante l’oppio per le casse della regina, e troppo grandi e innumerevoli le opportunità di profitto in quella zona del mondo, per non scatenare una guerra sotto l’insegna della libertà di commercio. gli uomini della ibis – ciurma, passeggeri e coolies – si ritrovano nel cuore del conflitto sotto bandiere diverse, a rappresentare le opposte culture, tradizioni, costumi in gioco in quel confronto globale. convinto che una spedizione britannica, favorita dal denaro dei mercanti, possa non soltanto generare enormi profitti, ma inaugurare anche un nuovo tipo di guerra in cui gli uomini d’affari siano protagonisti a pieno titolo, il proprietario della ibis, mr burnham, spedisce la goletta, carica d’oppio, nelle acque del mar cinese meridionale. e nomina commissario di bordo l’americano zachary reid, risoluto nel suo nuovo compito al servizio degli inglesi, ma sempre ossessionato dal ricordo dell’enigmatica paulette lambert. neel, l’ex raja di raskhali caduto in rovina e artefice di una rocambolesca fuga dalla ibis in compagnia di un gruppo di detenuti, i famigerati coolies, sceglie, invece, la sponda opposta, e a canton figura tra gli informatori di rilievo del commissario lin, e del suo tentativo di dotare la marina del celeste impero di imbarcazioni adeguate al confronto con la potente flotta britannica. perso ogni contatto col padre, raju, il figlio di neel, parte alla volta di canton deciso a ritrovarlo e finisce arruolato come pifferaio nella bengal native infantry, il corpo dei sepoy nelle cui fila milita, orgoglioso e impettito nella sua impeccabile divisa, l’havildar kesri singh, fratello di deeti, la vedova ribelle. il giovane lascaro jodu, infine, convertitosi agli insegnamenti del profeta, decide di combattere dalla parte degli infedeli che adorano idoli e animali piuttosto che di quelli che adorano macchine e bandiere
IL CROMOSOMA CALCUTTA : UN ROMANZO DI FEBBRE, DELIRIO E SCOPERTA
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: SECONDO LIVELLO
Risguardo di copertina
new york, futuro prossimo. antar, egiziano, naviga in rete alla ricerca di notizie su un certo murugan, eccentrico studioso indiano. scopre che nel 1995, a calcutta, murugan svolgeva a sua volta ricerche sul premio nobel 1902 per la medicina, ronald ross, scopritore delle modalità di trasmissione del virus malarico dall'anofele all'uomo. e se tutti quanti fossero l'esperimento di un altro? un qualcuno che aveva enorme interesse a sviarli da ricerche e scoperte molto più importanti...
IL FIUME DELL'OPPIO
Genere: STORIA
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
è il settembre del 1838 quando una terribile burrasca si abbatte sulla ibis, la goletta a due alberi in viaggio verso mauritius con il suo carico di "coolie", di "delinquenti". come un uccello mitologico in balia del vento, con il bompresso come un grande becco e le vele come due enormi ali spiegate, la ibis resiste miracolosamente alla furia dell'uragano. nel fracasso della tempesta, tuttavia, tra lampi, tuoni e marosi, una scialuppa si allontana lestamente dalla goletta. è una barca di fuggitivi e a bordo reca due lascari, i leggendari marinai che parlano una lingua tutta loro, e tre coolie che dovrebbero scontare la loro pena a mauritius: kalua l'ex lottatore strappato ai campi di papaveri indiani, ah fatt, il figlio di un ricco mercante di bombay e di una donna cinese, neel, il raja di raskhali che ha sperperato la sua ricchezza, indebitandosi con i mercanti inglesi e finendo galeotto nella stiva della nave inglese. qualche giorno dopo attracca a mauritius un brigantino anch'esso male in arnese dopo una traversata segnata da disgrazie e tragedia: il redruth di fitcher penrose, il cacciatore di piante. a port louis, però, fitcher ha di che rallegrarsi. nel porto di mauritius fa, infatti, bella mostra di sé uno dei più venerati orti botanici del mondo in cui hanno prestato la loro opera lo scopritore della buganvillea e quello del pepe nero. secondo volume della trilogia della ibis.
IL PAESE DELLE MAREE
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
piya è appena arrivata a canning, l'ultima fermata per i sundarban, l'immenso arcipelago che si stende fra il mare e le pianure del bengala e che, secondo la leggenda, è sorto il giorno in cui la treccia del dio shiva si è disfatta e i suoi capelli bagnati si sono sciolti in un immenso e intricato groviglio. piya, giovane biologa marina nata in bengala ma cresciuta negli stati uniti, è arrivata in questo dedalo di fiumi e foreste per scandagliare le profondità marine. sui corsi d'acqua di mezzo mondo, piya si è sempre sentita protetta dalla sua inequivocabile estraneità, dai suoi capelli neri corti, dalla sua pelle scura, dai suoi lineamenti delicati di giovane donna indiana. qui, in un posto in cui si sente più straniera che altrove, sa che il suo aspetto la priva di ogni protezione. per kanai dutt, invece, l'interprete diretto a lusibari per decifrare un misterioso diario lasciatogli da uno zio, l'arcipelago è soltanto il paesaggio dove poter sfoggiare l'agilità e la prontezza del viaggiatore capace di cogliere istintivamente l'attimo. soltanto per fokir, il pescatore, i sundarban sono il mondo. a bordo della sua barca, fatta di canne, foglie di bambù e fragili assi di legno, fokir conosce ogni angolo di quest'universo, e sa che qui non esistono confini tra acqua dolce e salata, fiume e mare, terra e acqua, poiché quotidianamente le maree penetrano fin dentro le pianure del bengala e foreste e isole intere scompaiono.
IL PALAZZO DEGLI SPECCHI
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: SECONDO LIVELLO
Risguardo di copertina
nel novembre del 1885, quando giunge a mandalay, rajkumar ha undici anni e lavora come aiutante e garzone su un "sampan". dopo aver risalito l'irrawaddy dal golfo del bengala, la sua barca si è dovuta fermare per riparazioni e il ragazzino indiano si è spinto per un paio di miglia nell'entroterra ed è arrivato nella capitale del regno di birmania. vi è arrivato nei giorni della fine del regno. la casa reale ha chiamato i sudditi a combattere contro gli eretici e i barbari kulan inglesi, per difendere l'onore nazionale e "avviarsi sul cammino che conduce alle regioni celesti e al nirvana". ma gli inglesi hanno la più grande flotta che abbia mai navigato un fiume, cannoni che possono abbattere le mura di pietra di un forte, fucili a retrocarica, mitragliatrici a ripetizione, e tre battaglioni di sepoy temprati da mille battaglie. l'esercito birmano si è disintegrato, i soldati sono fuggiti sulle montagne con le armi, due ministri hanno fatto a gara nel tenere sotto sorveglianza la famiglia reale, e il popolo di mandalay si è riversato nel palazzo reale saccheggiando e mettendo a soqquadro ogni cosa. rajkumar si aggira ora nel vastro atrio al centro della cittadella, in quello che tutti chiamano il palazzo degli specchi, con le sue pareti di cristallo lucente e i soffitti rivestiti di specchi. l'esito finale del regno e della famiglia reale birmana, sarà l'inizio della fortuna di rajkumar.
JUNGLE NAMA
Genere: EPICA
Formato: DAISY
Livello di lettura: SECONDO LIVELLO
Risguardo di copertina
questo libro narra di un'antica leggenda custodita nel cuore delle sundarban, la più grande foresta di mangrovie del mondo. è la leggenda di dokkhin rai, uno spirito terribile che, spargendo il terrore, detta la sua legge selvaggia e regna incontrastato sulla foresta. sotto le sembianze di una tigre, compare all'improvviso al cospetto degli sventurati che osano avventurarsi nel suo reame e ne divora ossa, pelle, mani. è la leggenda di bon bibi e di suo fratello shah jongoli, due esseri dal grande potere che accorrono da un deserto lontano, richiamati dalle preghiere e dalle suppliche delle creature della giungla in preda al terrore. forte e misericordiosa bon bibi, guerriero dall'energia mostruosa sha jongoli, dopo una lotta selvaggia i due pongono fine alla tirannia di dokkhin rai, confinandolo alla foce del fiume, là dove l'acqua si unisce alla terra. bon bibi impone così la sua nuova legge, una legge che nasce dalla sua sagacia: nel regno degli umani nessun demone dovrà mettere piede; alla foce del fiume, invece, dove dokkhin rai avrà la sua fortezza, nessun essere umano dovrà avventurarsi. è, infine, la leggenda di dhona, il mercante detto il riccone, che non può accontentarsi dell'agiatezza raggiunta. la sua cupidigia agogna una nuova avventura, un nuovo viaggio al di là di ogni confine e proibizione. come un antico cantore di miti, amitav ghosh narra questo magnifico racconto della giungla ricorrendo al potere magnetico dei versi, meravigliosamente tradotti in questa edizione italiana da norman gobetti e anna nadotti. ne scaturisce un libro prezioso soprattutto per le giovani generazioni che, disegnato da salman toor, ridesta l'antica, sapiente legge che ha governato per millenni il rapporto tra gli esseri umani e la natura: la legge di bon bibi, per la quale è bene non sfidare mai il cuore selvaggio della natura piegandola ai propri voleri, se si vuole garantire l'equilibrio della terra. equilibrio che, come mostrano le nefaste conseguenze del cambiamento climatico in corso, è oggi profondamente minacciato dalla "sconfinata" attività degli esseri umani.
LA GRANDE CECITA'
Genere: LETTERATURA
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
nei primi anni del xxi secolo amitav ghosh lavorava alla stesura de “il paese delle maree”, il romanzo che si svolge nelle sun-darban, l'immenso arcipelago di isole che si stende fra il mare e le pianure del bengala. occupandosi della grande foresta di mangrovie che le ricopre, ghosh scoprì che i mutamenti geologici che ciclicamente vi avvenivano - un argine poteva sparire nell'arco di una notte, trascinando con sé case e persone - stavano diventando qualcos'altro: un cambiamento irreversibile, il segno di un inarrestabile ritrarsi delle linee costiere e di una continua infiltrazione di acque saline su terre coltivate. che un'intera area sotto il livello del mare come le sundarban possa essere letteralmente cancellata dalla faccia della terra non è cosa da poco. mostra che l'impatto accelerato del surriscaldamento globale è giunto ormai a minacciare l'esistenza stessa di numerose zone costiere della terra. la domanda, per ghosh, nacque perciò spontanea. come reagisce la cultura e, in modo particolare, la letteratura dinanzi a questo stato di cose? la risposta è contenuta in questo libro in cui l'autore della trilogia della «ibis» ritorna con efficacia alla scrittura saggistica. la cultura è, per ghosh, strettamente connessa con il mondo della produzione di merci. ne induce i desideri, producendo l'immaginario che l'accompagna. una veloce decappottabile - un prodotto per eccellenza dell'economia basata sui combustibili fossili - non ci attrae perché ne conosciamo minuziosamente la tecnologia, ma perché evoca l'immagine di una strada che guizza in un paesaggio incontaminato; pensiamo alla libertà e al vento nei capelli; a james dean e peter fonda che sfrecciano verso l'orizzonte; a jack kerouac e a vladimir nabokov. questa cultura, così intimamente legata alla storia del capitalismo, è stata capace di raccontare guerre e numerose crisi, ma rivela una singolare, irriducibile resistenza ad affrontare il cambiamento climatico. quando il tema del cambiamento climatico appare, infatti, in una qualche pubblicazione, si tratta quasi sempre di saggistica. la rara e fugace comparsa di questo argomento in narrativa è sufficiente a relegare un romanzo o un racconto nel campo della fantascienza. che cosa è in gioco in questa resistenza? un fallimento immaginativo e culturale che sta al cuore della crisi climatica? un occultamento della realtà nell'arte e nella letteratura contemporanee tale che «questa nostra epoca, così fiera della propria consapevolezza, verrà definita l'epoca della grande cecità»?
LE LINEE D'OMBRA
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: SECONDO LIVELLO
Risguardo di copertina
a intervalli regolari di qualche mese, tridib compare alla porta di casa dei suoi zii e cugini. le gambe incrociate strette, la fronte coperta di sudore, dopo i necessari convenevoli imposti dall'etichetta, si precipita direttamente nella stanza da bagno, spinto dai capricci del suo apparato digerente, rovinato dai fiumi di tè nero ingollati nei chioschi ai margini delle strade di calcutta. quando ne riemerge, mostra il consueto piglio disinvolto del figlio di un funzionario del foreign office abituato agli agi di una spaziosa casa avita. sprofondato nel divano buono, inizia a dissertare sui più svariati argomenti: le stele mesopotamiche, il jazz dell'est europeo, i costumi delle scimmie arboricole, il teatro di garcia lorca e, soprattutto, l'inghilterra, abitata da compite fanciulle come la signorina price. incantato, il cugino più piccolo di nove anni non perde una parola delle sue storie fantastiche, delle sue mirabolanti descrizioni di un'inghilterra leggendaria e lontana. assorbe a tal punto l'arte di narrare di quel parente bizzarro dal volto magro e stizzoso, dai capelli arruffati e dagli occhi neri che scintillano dietro le lenti cerchiate d'oro, da essere capace lui stesso, crescendo, di dare voce ai ricordi della sua infanzia, alle vicende della sua famiglia e a quelle più grandi dell'india moderna.
LO SCHIAVO DEL MANOSCRITTO
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: SECONDO LIVELLO
Risguardo di copertina
la storia dello schiavo è depositata nel manoscritto h. 6 che è stato redatto nel 1156 e ritrovato nella sinagoga di ben ezra al cairo. questa sinagoga è stata il più ricco archivio di testi arabo-ebraici. con in mano soltanto il frammento di una lettera ghosh si mette alla ricerca di un ignoto schiavo di cui non conosce neppure il nome, e che tuttavia gli appare come una chiave per intendere e raccontare i legami tra la sua india e l'antico egitto. punti di partenza e centro della vicenda sono due piccoli villaggi egiziani di oggi. nei vicoli di terra battuta, nelle amicizie con i loro abitanti, nel profondo rispetto reciproco e nelle differenze di usi e religioni l'autore cerca vecchi legami. così le storie dell'antico schiavo e del ricercatore si intrecciano
MARE DI PAPAVERI - PARTE 1
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
cuore di questa saga epica, l'ibis, un veliero che, negli anni quaranta del xix secolo, solca le acque tumultuose dell'oceano indiano per combattere la guerra dell'oppio, il conflitto che, con il trattato di nanchino, sancì la definitiva espansione dell'impero britannico nel mercati d'oltremare e che fu scatenato dalla compagnia inglese delle indie orientali per rovesciare lo squilibrio della bilancia dei pagamenti tra gran bretagna e cina, favorevole decisamente in quegli anni a quest'ultima. nel suo avventuroso viaggio, l'ibis reca a bordo un'umanità davvero straordinaria: marinai, clandestini, braccianti, galeotti, un maharaja in rovina, una vedova sfuggita alle dure costrizioni del suo clan, uno schiavo americano liberato, un orfano europeo dallo spirito libero. a mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono, e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, i passeggeri e i membri dell'equipaggio cominciano a considerare sé stessi jahaj-bhais, "fratelli di navigazione".
MARE DI PAPAVERI - PARTE 2
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
cuore di questa saga epica, l'ibis, un veliero che, negli anni quaranta del xix secolo, solca le acque tumultuose dell'oceano indiano per combattere la guerra dell'oppio, il conflitto che, con il trattato di nanchino, sancì la definitiva espansione dell'impero britannico nel mercati d'oltremare e che fu scatenato dalla compagnia inglese delle indie orientali per rovesciare lo squilibrio della bilancia dei pagamenti tra gran bretagna e cina, favorevole decisamente in quegli anni a quest'ultima. nel suo avventuroso viaggio, l'ibis reca a bordo un'umanità davvero straordinaria: marinai, clandestini, braccianti, galeotti, un maharaja in rovina, una vedova sfuggita alle dure costrizioni del suo clan, uno schiavo americano liberato, un orfano europeo dallo spirito libero. a mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono, e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, i passeggeri e i membri dell'equipaggio cominciano a considerare sé stessi jahaj-bhais, "fratelli di navigazione".