Risguardo di copertina
stefan glowacz è considerato uno dei migliori free climber di tutti i tempi. il suo traguardo è sempre una parete spettacolare da salire per primo. da quando, nel 1993, ha concluso la sua carriera nell'arrampicata sportiva come vicecampione mondiale, predilige le pareti più impegnative e più remote della terra. il lavoro con il suo team inizia là dove finisce l'ultima strada. glowacz e i suoi compagni compiono il percorso di avvicinamento e di ritorno rigorosamente senza aiuti esterni, e trasportano da soli viveri e attrezzature ai piedi della parete. in questo modo stefan glowacz ha scoperto ed esplorato l'immensità della patagonia, la natura selvaggia del canada e del kenya, il deserto di ghiaccio dell'antartide e i canyon del messico. in "on the rocks" racconta la sua vita, spesso "sulla punta delle dita", una vita fatta di avventure temerarie in giovane età, di salite e cadute, di viaggi di scoperta attraverso il "mare di roccia" e in se stesso.
Risguardo di copertina
stefan glowacz è considerato uno dei migliori free climber di tutti i tempi. il suo traguardo è sempre una parete spettacolare da salire per primo. da quando, nel 1993, ha concluso la sua carriera nell'arrampicata sportiva come vicecampione mondiale, predilige le pareti più impegnative e più remote della terra. il lavoro con il suo team inizia là dove finisce l'ultima strada. glowacz e i suoi compagni compiono il percorso di avvicinamento e di ritorno rigorosamente senza aiuti esterni, e trasportano da soli viveri e attrezzature ai piedi della parete. in questo modo stefan glowacz ha scoperto ed esplorato l'immensità della patagonia, la natura selvaggia del canada e del kenya, il deserto di ghiaccio dell'antartide e i canyon del messico. in "on the rocks" racconta la sua vita, spesso "sulla punta delle dita", una vita fatta di avventure temerarie in giovane età, di salite e cadute, di viaggi di scoperta attraverso il "mare di roccia" e in se stesso.