Risguardo di copertina
pini e accette, acqua e sangue, terra e pietra. l'uomo e la natura, nelle vedute di una patria contesa da popoli diversi e tuttora in balia della pazzia umana. molti sono gli intrecci dolorosi che si accumulano tra le pagine di questi racconti, e altrettanti i protagonisti. ebrei, musulmani e cristiani, palestinesi, beduini, monaci greco-ortodossi e sopravvissuti alla shoah; nel presente e nel passato in una città moderna e nella cashba di un villaggio arabo, in un fiorente kibbutz, in un ufficio di tel aviv o in un monastero nel deserto di giudea: tolte alla storia (e in certi casi alla cronaca israeliana degli ultimi anni), queste figure vanno a inserirsi in vicende vissute sull'orlo del precipizio, descritte con freddo realismo e spesso dal finale tragico, ma che, tuttavia, svelano una profonda vena lirica, intrisa di quell'umanità che diviene motivo principe di riscatto.