Risguardo di copertina
il dottor spencer, "un tipo pallido, magro e coi capelli rossi", professore all'università del texas, è precipitosamente fuggito da austin, svuotando il suo conto in banca, e si è rifugiato sotto falsa identità in una modesta pensione a sturdy batte, ultimo avamposto prima della sterile immensità del deserto, di quel vuoto nulla che tanto somiglia alla morte. che cos'ha da nascondere? e perché non riesce a ricordare come tutto è cominciato? la suspense è immediatamente creata in questo nuovo thriller esistenziale di gustafsson, in cui ci sono delitti e colpevoli, ma manca il castigo, in accordo con la filosofia del mefistofelico decano, l'erudito professor paul chapman che irretisce spencer nella sua logica nichilista e nel suo diabolico patto. e sono le conversazioni col decano, riportate da spencer nei fogli sparsi ritrovati nel baule della sua auto, a fornire la chiave di lettura dei fatti: la progressiva resa di un uomo normale, professore di filosofia illuminista, innamorato della conturbante allieva mary elizabeth, alla banalità del male. con seducente leggerezza, parla di tutto quel decano dagli occhi glaciali, reduce decorato della guerra del vietnam, che gli è costata le gambe e un passato da occultare: il darwinismo e il disegno intelligente, l'impotenza di dio e i nuovi dèi dell'industria informatica, l'etica del terrorismo e l'inconfessabile piacere di uccidere. un giallo sui generis intorno alle eterne domande che solleva il male.
Risguardo di copertina
il 18 marzo del 2012 si poteva leggere sullo svenska dagbladet il necrologio di kurth wasser, direttore generale e consigliere medico, un tempo uno dei massimi esperti in disturbi del sonno, unanimemente ricordato come professionista esemplare e uomo riservato ma sempre pronto ad ascoltare e aiutare; capace di mettere in pratica il pensiero positivo e di affrontare tutte le nuove sfide, con coraggio e non senza una certa dose di humour. dal necrologio ci si potrebbe facilmente fare l’idea che questo defunto amministratore sanitario fosse stato una persona esemplare e una figura prominente nel campo della medicina. ma dalle note private del dottor wasser scopriamo che la sua carriera non è stata poi così esemplare. per diverse ragioni, e quella principale è che sono passati diversi decenni da quando il vero kurth f. wasser è scomparso. la sua identità da giovane medico della ddr era stata elegantemente rubata negli anni cinquanta da un astuto ragazzo proveniente dalla regione delle foreste nell’area di norberg, spinto dalla vertiginosa idea di avere davanti la possibilità di liberarsi della propria vita. molto fantasioso. molto intelligente. e dotato di marcate doti da don giovanni. il dottor wasser è una sua invenzione – il trionfo della sua fantasia. a metà tra un impostore e un uomo fortunato, si è reinventato ancora e ancora – e si trova forse più vicino a noi di quanto possiamo immaginare. uscito pochi mesi prima della sua scomparsa, "la ricetta del dottor wasser" è uno dei romanzi più riusciti di lars gustafsson, una riflessione sull’arte, sull’amore, sull’identità e sull’inganno che occupa un posto importante nella letteratura, da qualche parte vicino ad anthony trollope e franz kafka.