Risguardo di copertina
pedro juan, già protagonista della "trilogia sporca dell'avana", racconta i suoi primi vent'anni: l'insofferenza verso l'ordine costituito e la religione, la scoperta dell'erotismo e quella della lettura. adolescente con poca voglia di scherzare e molta di menar le mani, assapora il gusto e i rischi della strada, colleziona ragazze, conosce il sesso, l'amore, si lascia travolgere dalla prepotenza della gioventù. e dalla retorica rivoluzionaria: l'eroismo, lo sviluppo, l'uguaglianza. l'uomo nuovo. legge hesse, céline, nietzsche. ma di nascosto. fabian, da parte sua, cresce nell'amore per il piano e per la musica. è un bambino timido e solitario, che ben presto comincia a fare i conti con la propria omosessualità. da adolescente studia al conservatorio, ma la svolta arriva quando entra a far parte di una band, un combo di musica popolare. vanno a suonare a varadero, dove ha la sua prima vera storia con un uomo, e dove viene arrestato. sembra che nulla favorisca l'incontro tra pedro juan e fabian, due giovani così diversi, eppure nasce una strana e toccante amicizia. sullo sfondo l'appassionante vicenda storica della rivoluzione cubana.
Risguardo di copertina
fin da piccolo, pedro juan, il protagonista della "trilogia sporca dell'avana" e di molti altri romanzi di gutiérrez, prova un'insofferenza verso il perbenismo e verso qualsiasi regola convenzionale. non solo, ma conosce una sessualità precoce e sorprendente. ci racconta tutte le sue avventure erotiche e il suo parallelo apprendistato di un erotismo senza frontiere e senza pregiudizi. contemporaneamente gutiérrez racconta la storia della sua isola, dai tempi del dittatore batista alla rivoluzione fino al consolidamento del regime castrista. un racconto senza pregiudizi politici, dove l'autore non fa sconti a nessuno. dalla rievocazione della cuba dell'infanzia con le scandalose ingiustizie sociali, la miseria, la corruzione, dove pedro juan bambino vive tra la miseria del quartiere di neri dove risiede con la famiglia e la frequentazione occasionale ma importante di alcuni parenti ricchi all'avana; agli anni dell'entusiasmo rivoluzionario (sempre accoppiato alle avventure erotiche); fino al lungo e duro periodo del servizio militare a tagliare canna da zucchero; e poi ancora fino agli anni della delusione politica e della chiusura sul privato.