DIO NON E' GRANDE
Genere: RELIGIONE
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
"la fede religiosa è inestirpabile, appunto perché siamo creature ancora in evoluzione. non si estinguerà mai, o almeno non si estinguerà finché non vinceremo la paura della morte, del buio, dell'ignoranza e degli altri". questa la tesi da cui parte "dio non è grande". muovendosi tra l'analisi dei testi di fondazione delle grandi religioni (bibbia e corano sopra tutti) e la riflessione sull'attualità politica e sullo scontro di civiltà in atto, hitchens costruisce un implacabile atto di accusa contro le follie cui l'uomo si abbandona nel nome di una fede: oscurantismo, superstizione, intolleranza, senso di colpa, terrore verso la sessualità, anti-secolarismo. contro questi non-valori, e memore della grande tradizione laica anglosassone, hitchens reclama un ritorno alle idee dell'illuminismo, intessendo un elogio arguto e a tratti commovente della ragione umana. un saggio che senza mai rinunciare alle armi dell'ironia e del paradosso, costringe faziosamente il lettore a schierarsi.
LA POSIZIONE DELLA MISSIONARIA
Genere: RELIGIONE
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
il celebre saggista statunitense ci propone un'insolita analisi della figura di madre teresa di calcutta, rafforzata dalle testimonianze affidabili e ben documentate di alcune ex infermiere della missionaria di origine albanese, nonché di un autorevole medico. hitchens sottopone all'attenzione del lettore gli aspetti più contraddittori dell'attività della religiosa e mette in discussione, in maniera coraggiosa e politicamente scorretta, l'etica della sofferenza che ne è alla base.
MORTALITA'
Genere: DIARI
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
in un giorno di giugno, durante il tour di presentazione della sua autobiografia, christopher hitchens viene colpito nella sua camera d'albergo da lancinanti dolori al petto e al torace. come scriverà più tardi nel primo di una serie di illuminanti pezzi per vanity fair, è il giorno in cui si trovò improvvisamente deportato "dal paese dei sani oltre il desolato confine della terra della malattia". nel corso dei successivi diciotto mesi, hitchens ha continuato a scrivere, a sorprendere i lettori con la straordinaria qualità del suo lavoro e a rifuggire illusori conforti, preferendo affrontare la vita e la morte con entrambi gli occhi aperti. in questo racconto descrive acutamente le afflizioni della malattia, discute dei tabù che la circondano ed esplora il rapporto con il mondo, abbracciando l'intera gamma delle emozioni umane. "mortalità" è la storia esemplare del rifiuto di accucciarsi di fronte all'ignoto e una lucida indagine sulla condizione umana. intriso di acuta intelligenza e dell'inconfondibile humour del suo autore, il testamento di hitchens non è solo una brillante e coraggiosa opera di letteratura ma anche la rivendicazione della dignità e del valore dell'uomo.