Risguardo di copertina
immobiliaristi da generazioni, gli stockton sono l’emblema dell’alta società newyorchese. la loro vita è cadenzata da happening al circolo del golf, accordi prematrimoniali e cene a tema, organizzate dalla matriarca tilda nella grande villa sul lungofiume di brooklyn heights. ma dietro lo stile old money e l’educazione da ivy league, l’unico linguaggio che sembrano conoscere e che ne regola i rapporti è quello della competizione e del conformismo. darley, la figlia maggiore, ha deciso di dare ascolto al cuore e sposare l’uomo che ama, e come contropartita ha dovuto rinunciare a una fetta di eredità e alla propria carriera. sasha, moglie di cord, il primogenito, è una donna indipendente che ha sempre lavorato e si è fatta da sé e forse, proprio per questo, è considerata dalle cognate un’arrampicatrice sociale. infine georgiana, la piccola di casa, ventiseienne impulsiva e fragile: lavora per un’organizzazione no-profit, ha una cotta per il suo capo e la madre le parla soltanto sul campo da tennis. l’incompatibilità tra i propri privilegi e le ambizioni personali pone ciascuna delle tre protagoniste di fronte a una scelta cruciale: negare se stessa, o inventarsi un modo per essere felice.