Risguardo di copertina
arthur friedland è un aspirante scrittore disoccupato che decide di riempire il pomeriggio portando i tre figli a una performance del grande lindemann, maestro dell'ipnosi. arthur si dichiara con sprezzo immune e scettico a riguardo di qualsiasi magia. ma il grande lindemann sa il fatto suo e quando invita arthur sul palco, lo porta a confessare in pubblico i suoi segreti più reconditi, intimandolo a trasformarli in realtà. così, quello stesso giorno, dopo aver abbandonato i tre figli sulla soglia di casa, arthur svuota il conto in banca della famiglia, prende il passaporto e svanisce per diventare uno scrittore famoso in tutto il mondo. e i ragazzi? martin, dolorosamente timido, crescendo diventa un prete cattolico. eric diventa un consulente finanziario di successo. e ivan sembra destinato alla gloria come pittore. kehlmann racconta tre fratelli (e un padre assente), tre impostori, ognuno a suo modo, che hanno saputo crearsi un'esistenza quasi normale. ma quando scoppia l'estate della crisi finanziaria del 2008, gli incubi diventano reali e si spalanca l'abisso pronto a inghiottirli.
Risguardo di copertina
verso la fine del diciottesimo secolo due giovani tedeschi si dedicano alla misurazione del mondo. uno, alexander von humboldt, inventa la geografia moderna inoltrandosi nella foresta vergine e nella steppa, navigando l'orinoco, sperimentando su di sé i veleni, contando i pidocchi sulla testa degli indigeni, strisciando nei buchi della terra, arrampicandosi sui vulcani e incontrando mostri marini e cannibali. l'altro, il matematico e astronomo carl friedrich gauss - che non riesce a trascorrere la sua vita senza una donna e, tuttavia, perfino la prima notte di nozze salta giù dal letto per annotarsi una formula - rivoluziona la matematica dimostrando, tra le mura domestiche della piccola gottinga, la curvatura dello spazio. anziani, famosi e un po' bislacchi, i due si incontrano a berlino nel 1828. ma appena gauss mette piede in città, sono già coinvolti fino al collo nei disordini politici della germania postnapoleonica.con elegante senso dell'umorismo, daniel kehlmann descrive la vita di due geni, le loro debolezze e aspirazioni, le loro oscillazioni fra goffaggine e grandiosità, fallimenti e successi. "la misura del mondo" è un gioco raffinato di fatti e finzioni, un romanzo di avventura filosofico di rara fantasia, forza e ironia.