Autore selezionato: LEHNER GIANCARLO

In questa pagina vengono riportate tutte le opere, presenti nel nostro catalogo, di LEHNER GIANCARLO.

LA FAMIGLIA GRAMSCI IN RUSSIA

Genere: STORIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

il 27 aprile 1937, nella clinica quisisana di roma, si spegneva dopo anni di prigione e di malattia antonio gramsci, il più nobile e amato dirigente del partito comunista italiano. arrestato dalla polizia fascista nel 1926, era stato condannato a vent'anni di reclusione, da scontare presso il carcere di turi, in provincia di bari. pensatore marxista, intellettuale e giornalista (fu lui a fondare "l'unità" nel 1924), gramsci, a distanza di decenni, continua a essere al centro del dibattito storiografico. attorno alla sua tragica vicenda personale si addensano ancora nubi, sospetti, interrogativi. quale fu il vero ruolo di palmiro togliatti nella gestione dell''affaire' gramsci? perché l'autore delle "lettere" e dei "quaderni", a un certo punto, cominciò a diffidare dei suoi stessi compagni di partito? a dubitare che si stessero attivando concretamente per ottenere la sua liberazione? nuovi documenti emersi dagli archivi sovietici - nonché la recente e intricata polemica sui diritti d'autore delle opere dell'intellettuale del pci - hanno riaperto la discussione su alcuni momenti essenziali della biografia gramsciana, a partire dai sospetti sui veri motivi della morte. giancarlo lehner contribuisce con questo volume al dibattito, presentando per la prima volta al pubblico italiano le voci delle donne di casa gramsci. nell'ampio saggio introduttivo l'autore non rievoca soltanto i giorni tristi e angosciati della prigionia, ma ricostruisce in maniera più sfumata e problematica di quanto non sia stato fatto finora dagli storici il complesso rapporto tra il pci e gramsci. nella seconda parte del volume, il diario inedito di margarita, la prima moglie di giuliano gramsci (secondogenito di antonio), e i ricordi di olga, la nipote, oltre a offrire uno spaccato realistico della società sovietica, dalla stagione del 'terrore staliniano' alla perestrojka di gorbacev raccontano le difficoltà economiche e le pressioni psicologiche cui dovettero fare fronte i parenti del leader comunista rimasti a vivere in russia. a settant'anni dal disperato esposto a stalin con il quale i familiari avevano chiesto di fare piena luce sul 'caso antonio gramsci', il cammino diretto all'accertamento della verità non è ancora compiuto e lehner ci propone una ricostruzione attenta e scrupolosa di un calvario personale e familiare, il ritratto nitido e dolente della banalità del male realizzato a misura d'uomo.

LA TRAGEDIA DEI COMUNISTI ITALIANI

Genere: STORIA

Formato: DAISY/CASSETTA

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO


CARNEFICI E VITTIME

Genere: STORIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

nei sogni dei comunisti occidentali degli anni venti e trenta l'unione sovietica appariva come la 'terra promessa'. molti di loro intrapresero perciò lunghi e spesso disagevoli viaggi clandestini nella patria del socialismo, nella speranza di veder concretati i loro ideali di uguaglianza e giustizia. ma, arrivati a destinazione, scoprirono con amarezza che la realtà era ben diversa, che la vita quotidiana era difficile e le condizioni di lavoro pesantissime. e benché l'italia fosse oppressa dal regime fascista, mantennero sempre vivo il legame con il proprio paese, anche nelle forme più semplici e innocue: qualche parola scambiata con i connazionali, un incontro al caffè con un nuovo collega giunto dall'italia, una lettera ai parenti lontani. non immaginavano che, a causa del clima di sospetto via via creatosi, ogni atto e ogni parola sarebbero stati considerati controrivoluzionari, da pagare, come spesso accadrà, con la vita. né che gli amici e compagni comunisti si sarebbero trasformati nei loro principali delatori: sarà infatti la sezione italiana dell'ufficio quadri del comintern (fra cui palmiro togliatti, domenico ciufoli, antonio roasio) a fornire al commissariato del popolo per gli affari interni gli elenchi dei "deviati", dei portatori contagiosi di "umori negativi" e di "malcontento" nei confronti dell'unione sovietica. dopo "la tragedia dei comunisti italiani", giancarlo lehner, con una nuova serie di sconcertanti documenti inediti emersi dalle sue ricerche e da quelle di francesco bigazzi negli archivi sovietici, prosegue il proprio racconto sulla drammatica sorte che toccò a tanti italiani deportati nei gulag di stalin. a molti di questi giovani disillusi dà un nome e un volto, restituendo loro l'integrità morale e politica. attraverso i verbali degli estenuanti interrogatori ne ricostruisce la storia, il cui triste epilogo segue un copione predeterminato: dopo inimmaginabili torture, tutti si autoaccusano e dichiarano di aver svolto attività spionistica a favore dell'italia fascista, nonché di essere trotzkisti e bordighisti. da qui alla condanna a morte il passo è breve. soltanto dopo il 1956 verranno in gran parte 'riabilitati', ma spesso alle famiglie non sarà comunicata la vera causa del decesso. "carnefici e vittime" fa luce su una pagina dimenticata della nostra storia recente, denunciando le precise responsabilità del comitato dirigente del partito comunista italiano di allora. il suo intento è quello di rimediare a "un'amnesia programmata" di cui furono vittime "centinaia di donne e uomini traditi dalla loro stessa fede politica tanto generosamente e perigliosamente testimoniata".