Risguardo di copertina
giacomo leopardi primogenito del conte monaldo e di adelaide dei marchesi antici, crebbe in un ambiente politicamente e culturalmente retrivo, del cui conformismo non tardò a soffrire. ricevette la sua prima educazione dal padre (il quale coltivava interessi letterari ed eruditi) e da precettori ecclesiastici, ma presto continuò gli studi per conto proprio nella ricca biblioteca paterna, perfezionandosi nella conoscenza del latino e imparando da solo il greco, l’ebraico e alcune lingue moderne. risalgono a questo periodo (1808-16 ca) le sue versioni di esiodo, degli idilli di mosco, del primo libro dell’odissea, della batracomiomachia, e la composizione di rime bernesche, di due tragedie, di poemetti biblici, di dissertazioni filosofiche, di opere erudite come la storia dell’astronomia...
Risguardo di copertina
le ventiquattro prose che compongono le "operette morali" nascono durante il lungo periodo di "silenzio poetico" di leopardi e costituiscono un unicum nella storia della letteratura italiana. composte in massima parte in forma di dialogo sull'esempio illustre della trattatistica antica, le "operette" danno sistemazione letteraria e intimamente lirica al sistema filosofico leopardiano. abbandonando gli elementi personali e polemici per assumere un respiro universale e intensamente umano, leopardi oppone ai «sogni filosofici» dei contemporanei il suo poetico empirismo, consegnandoci testi vibranti di ironia, potenza allegorica, profondità speculativa e vivacità emotiva.