Risguardo di copertina
il volume getta luce sull'opera politica di costantino nigra, e insieme apporta un prezioso contributo allo studio della politica estera italiana delle ultime quattro decadi dell'ottocento. fedele segretario e corrispondente di cavour, brillante ambasciatore del neonato regno d'italia, studioso di letterature e tradizioni popolari, raccoglitore e interprete di testi, la figura di costantino nigra è rimasta a lungo avvolta da un alone di leggenda, alimentato dal carattere segreto della sua missione parigina negli anni cinquanta e dall'uso spregiudicato di una diplomazia parallela a quella ufficiale, tra cavour e l'imperatore napoleone iii. come, quando e perché negli ultimi centocinquant'anni leggenda e storia si frammischiarono nella figura di nigra è uno dei quesiti cui il volume cerca di rispondere. egli fu ai suoi esordi uno sconosciuto per il gran pubblico, e nulla di più, per gli addetti ai lavori, di "quel segretario nigra" - come lo chiamava senza simpatia vittorio emanuele -, fino a diventare nel corso del novecento un personaggio da feuilleton: bello, abile, romantico seduttore, diviso in una sua presunta avventurosa storia d'amore fra l'imperatrice eugenia e la contessa di castiglione. a prescindere dal mito popolare, che lo dipinge talvolta in chiave rosa, talaltra in chiave nera - machiavellico, cinico intrigante -, questo volume, corredato da ampio apparato iconografico, si propone di restituirlo alla storia analizzandone l'opera politica.