Risguardo di copertina
cosa sappiamo dell'america? ogni giorno la vediamo in televisione, la sogniamo al cinema, la incontriamo nei libri e su internet. crediamo di conoscerla a fondo. ci illudiamo di poterla amare o odiare semplicemente in base a un nostro schema mentale o a un'idea preconcetta. ma il nuovo libro di bernard-henri lévy ci farà ricredere: la maggior parte delle nostre idee sull'america non corrisponde alla realtà. la nazione a stelle e strisce da cui oggi dipendono le sorti del mondo è un colossale e sfaccettato enigma. sulle orme del suo celebre connazionale alexis de tocqueville - che tra il 1831 e il 1832 attraversò gli stati uniti e li raccontò nel suo capolavoro, "la democrazia in america" - bernard-henri lévy ha viaggiato per quasi un anno, 'coast to coast', da un capo all'altro di un paese sterminato, dai mille colori e dai mille volti. il risultato è "american vertigo", un diario di viaggio, ma anche un 'road movie' che si snoda per migliaia di chilometri, attraverso luoghi, personaggi, fotogrammi della cultura di un popolo...
Risguardo di copertina
ci sono guerre di cui sappiamo tutto: i media forniscono informazioni in dosi massicce e in tempo reale, le fanno sembrare l'unico conflitto al momento in atto. e l'aggiornamento è continuo, come per le notizie di politica interna e l'indice della borsa. poi ci sono le altre. guerre in angoli remoti del pianeta, di cui nessuno ricorda le motivazioni o gli schieramenti, alimentate da un miscuglio di ideologie nuove o resuscitate oppure da interessi economici di cui non sa nulla proprio chi combatte e muore. conflitti in cui le prime vittime sono i civili: uccisi e torturati, armati e mandati in prima linea al posto di truppe ben più preziose, trasformati in scudi umani o schiavi, popolazioni disperate e dimenticate dal mondo intero. "i dannati della guerra" raccoglie cinque servizi giornalistici effettuati da bernard-henri levy per "le monde" nel corso del 2001: angola, sri lanka, burundi, colombia, sudan, sono alcuni tra i paesi teatro di massacri insensati e lotte tra eserciti irregolari combattute a suon di armi fornite dall'occidente. a questi articoli si accompagnano le riflessioni dell'autore sotto forma di annotazioni, approfondimenti e divagazioni: dal significato dell'11 settembre agli incontri con il comandante massud, dal valore etico e sociale che può assumere oggi la filosofia alle guerre civili in bangladesh e in bosnia, e poi i ricordi di viaggi, le letture.