Risguardo di copertina
in un momento difficile della sua vita, deborah levy si mette in viaggio. si sente in balìa di forze ineluttabili che l’hanno spinta verso destinazioni non scelte, e così decide di stabilirsi a maiorca per intraprendere, nell’intimità che solo un paese straniero può offrirle, un cammino intellettuale ed emotivo nel solco tracciato da virginia woolf, simone de beauvoir e marguerite duras. nata e cresciuta nel sudafrica dell’apartheid, che ha poi dovuto lasciare per ragioni politiche, ha vissuto in inghilterra, paese di adozione, dove è diventata scrittrice, moglie e madre. nel primo volume dell’autobiografia in movimento, levy indaga le ragioni profonde della sua identità di donna, ma soprattutto fa luce su emancipazione e ruoli sociali oggi, raccontando lo scandalo rappresentato da un femminile che sceglie di sradicarsi, e invece di avvizzire come un fiore cresce e si rafforza. lucida e schietta, sensuale e ironica, deborah levy racconta la ricerca della propria voce, un percorso in salita dove l’amore è un appiglio labile e transitorio, e gli ostacoli si chiamano casa, società, patriarcato.