Risguardo di copertina
l’anziano contadino domingo è morto con un desiderio incompiuto e i suoi familiari si incontrano per provare a esaudirlo: la moglie, che con lui ha condiviso tutto; i figli, che hanno abbandonato progressivamente l’abitazione dei genitori per lavorare in città; i nipoti, così distanti dal suo modo di vivere eppure ancora capaci di comprenderlo e ammirarlo. si ritrovano davanti a un piccolo lago racchiuso dalle montagne, sul cui fondo giacciono invisibili agli occhi degli estranei le rovine di villaggi abbandonati e i ricordi dei vecchi abitanti come domingo, ai quali un giorno qualcuno ha ordinato di andarsene e di farlo subito; la città sarebbe stata sommersa per la costruzione di una gigantesca diga, e loro avrebbero dovuto ricominciare una nuova vita da un’altra parte. gli eredi di domingo si riuniscono allora sulle sponde di quel lago per restituire il defunto al luogo cui è sempre appartenuto con lo spirito, ognuno costretto a confrontarsi su quella riva con il trauma che ha segnato la storia della famiglia. in questo romanzo llamazares raccoglie le loro voci e i loro ricordi, la loro malinconia avvolta dallo stesso silenzio che circonda il paesaggio, disegnando così i contorni di una figura ingombrante e carismatica, un uomo duro ma gentile, saldo ma fragile, simbolo di un’epoca giunta alla fine, che non per questo è concesso dimenticare.
Risguardo di copertina
nell’autunno del 1937, crollato il fronte repubblicano delle asturie e senza alcuna possibilità di retrocedere via mare, centinaia di fuggiaschi si rifugiano tra le boscose e aspre solitudini della cordigliera cantabrica, in spagna, con l’unico obiettivo di sfuggire alla repressione dell’esercito vincitore e aspettare il momento propizio per riunirsi e riprendere la lotta, o per fuggire in una delle zone del paese ancora sotto il controllo del governo repubblicano. molti di loro rimarranno per sempre da qualche parte tra quelle montagne un tempo pacifiche, uccisi dalle pallottole dei franchisti mentre altri, una minoranza, riusciranno a raggiungere la frontiera e l’esilio dopo mille difficoltà. ma tutti, senza eccezioni, lasciarono nell’impresa i migliori anni della loro vita, ed una traccia indelebile e leggendaria nella memoria popolare.