Risguardo di copertina
la vita di delia, rimasta sola con due bambini, corre veloce. a fermare lo scorrere di un «chiasso in cui il mio dolore dormiva» e dove l’esistenza e il corpo sono incapsulati in notti insonni e chili in eccesso, è la presenza di un uomo all’angolo di un trafficato crocevia, il suo mistero. ogni giorno delia passa di lì, lo vede fermo, in piedi, a fumare una sigaretta dopo l’altra. «l’ho soprannominato l’uomo-pinguino per la sua corporatura compatta, con il grande ventre che parte dallo sterno e si estende pacifico fino all’inguine. i pinguini […] possono attendere all’infinito la schiusa delle loro uova. calmi, imperturbabili». l’appuntamento quotidiano con quell’uomo elegante rompe in un dialogo lo spazio dello sguardo e diventa un modo per restituire il suono a parti seppellite sotto strati di tempo pieno e vuoto. attraverso passaggi incuriositi, dolorosi e vitali, delia ricontatterà dentro di sé la figura materna, la scomparsa del compagno, la propria femminilità dimenticata per anni, mentre la relazione con l’uomo-pinguino germoglia, cresce, diventa respiro in un percorso che condivide narrazioni, ricordi e fantasie, fino a preparare i semi di una nuova esistenza.