Autore selezionato: MARCHESINI GOBETTI ADA

In questa pagina vengono riportate tutte le opere, presenti nel nostro catalogo, di MARCHESINI GOBETTI ADA.

DIARIO PARTIGIANO

Genere: DIARI

Formato: DAISY/CASSETTA

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO


STORIA DEL GALLO SEBASTIANO OVVEROSIA IL TREDICESIMO UOVO

Genere: LETTERATURA PER RAGAZZI

Formato: MP3

Livello di lettura: SECONDO LIVELLO

Risguardo di copertina

anticonformista e bizzarro fin dalla nascita, sebastiano vuole, crescendo, conoscere e capire il mondo; affronta allo scopo tutta una serie d'avventure che lo portano a contatto con ambienti e personaggi diversi: incomprensivi e ostili come gli ottusi vitelli o i conigli troppo docili o i porcelli malvagi; ma anche amichevoli e preziosi come il patetico cane bernardoco, l'arguta gatta matúa, il vecchio gallo filosofo calisto.racconta di un gallo che incredibilmente risulta il tredicesimo accanto alla solita dozzina, covata dalla mamma, piumaliscia. questo suo essere insolito si estende a molto altro: è sgraziato, sproporzionato con un testone che sovrasta le esili zampine, ma soprattutto è disobbediente, ribelle, fa sempre il contrario di quel che gli viene chiesto. in una vita e società molto ordinate (fin troppo) e convenzionali, sebastiano è un “diverso” che non viene compreso, anzi, è spesso mal digerito. la metafora del “silenzio e disciplina” fascista e il mancato riconoscimento dell’altro da sé, fanno capolino, pur non sbandierati. nel racconto a sebastiano succede di tutto: si perde, viene venduto al mercato dei polli, rischia di finire cotto in pentola, si rompe una zampa ecc... vuole trasmettere l’idea che una vita ingessata in regole sciocche e ossessive, improntate a una severità fine a sé stessa, non è una vera vita, non conduce a nulla, non migliora l’individuo, non fa crescere la società che ha bisogno anzi dei diversi come lui, strambo, ma con il suo senso di autonomia e un’identità a cui non è disposto a rinunciare.attraverso queste vicende volta a volta comiche e sentimentali, sebastiano si pone e risolve a modo suo i fondamentali problemi umani dell'infanzia e della prima adolescenza traendone una sua concezione della vita, originale e profondamente ottimistica, si allontana da casa e impara a cavarsela e a farsi degli amici, sfuggendo ai pericoli e alle trappole, e al ritorno scopre di saperla più lunga dei fratellini rimasti chiusi nel loro percorso routinario, bolle di sapone che temono di infrangersi e si barricano nel loro egoismo.sebastiano finirà per ripartire di nuovo, andando incontro a nuove avventure, poiché, ormai, ha gustato la bellezza e la diversità del mondo, ha imparato ad aprirsi, a non temere la propria goffaggine e la propria stranezza.«si può ricavare una “morale” antifascista dalla storia dell’irrequieto sebastiano», afferma nella prefazione goffredo fofi (che aveva trascorso alcuni anni al centro gobetti di torino, lavorando fianco a fianco con ada al «giornale dei genitori»): «lui è l’imprevisto, l’irregolare, il fuori schema che terrà fede all’originalità della sua nascita fuggendo avventurosamente nel mondo, alla scoperta dell’altro», scrive ancora fofi.per agire così servono coraggio e libertà mentale, due caratteristiche di ada gobetti, che, ad esempio, rischia la pelle nascondendo nella casa di via fabro a torino i militanti e amici di piero, ostili al regime, o che sceglie la resistenza accanto al figlio diciottenne paolo, nel settembre del ’43: due anni di lotta in cui i due passano giorni senza sentirsi, senza avere idea se l’una e l’altro fossero vivi o morti. ada sarà smobilitata con il grado di maggiore (le sarà tributata la medaglia d’argento al valor militare) e diventerà vice-sindaca della torino liberata.