Risguardo di copertina
pedro ha un sospetto, una speranza, forse una fede: crede che il suo cane lobo sia capace di fiutare la morte. e con un talento così, pensa, si potrebbe davvero impedire che muoiano le persone a cui vogliamo bene. che muoiano troppo presto, almeno. invece, ad andarsene anzitempo per un infarto è proprio ida, la sua compagna, e lui si convince di averle “rotto il cuore”. pedro e ida si erano conosciuti nella clinica veterinaria di aridosa, città speciale sorta dalle macerie di un borgo grazie alla volontà e all’ingegno della professora: un luogo dove i vecchi possono andare incontro alla fine con dignità e dove immigrati e seconde generazioni, accudendo loro, intanto reinventano l’italia e la vita. a ida, veterinaria di aridosa, pedro aveva confidato la sensazione che i problemi di salute di lobo fossero, in realtà, segnali del suo straordinario talento. e adesso che ida è morta, pedro si colpevolizza e si dispera: non avendo saputo leggere i segnali mandati da lobo, non è riuscito a salvarla. ma col tempo – anche grazie al fratello di ida che di questa storia è la voce narrante – pedro capisce che lobo non è attratto dall’odore della morte, ma da quello del bene che compiono certe persone: dal buono che si lasciano dietro, magari senza accorgersene. e allora da aridosa, inseguendo la scia di quest’odore di buono, pedro e lobo iniziano un viaggio che è un’indagine nel sentimento del mondo: perché l’amore, in fondo, è un odore. dopo sei anni di silenzio, alessandro mari torna alla narrativa con una scrittura simbolica e al tempo stesso concretissima. a passi lievi, con umorismo e tenerezza, con realismo e poesia, si muove in ciò di cui più importa agli esseri umani e alla letteratura: l’amore, la morte, la forza benefica che viene dalla capacità di immaginare qualcosa che magari non si vede, sì, ma si sente eccome.
Risguardo di copertina
prima metà del diciannovesimo secolo. sullo sfondo di un'italia che non è ancora una nazione, quattro giovani si muovono alla ricerca di un mondo migliore: un orfano spronato dalla semplicità che è dei contadini e dei santi; una donna, sensi all'erta e intelligenza acuta, avviata a diventare una spia; un pittore di lascive signore aristocratiche che batte la strada nuova della fotografia; e il generale garibaldi visto con gli occhi innamorati della splendente, sensualissima aninha. siamo di fronte a un'opera che si muove libera nella tradizione narrativa otto-novecentesca, europea e americana. racconta, esplora documenti, inventa, gioca e tutto riconduce, con sicuro talento, a un solo correre fluviale di storie che si intrecciano e a un sentimento che tutte le calamita. alessandro mari scrive un romanzo sulla giovinezza. la giovinezza del corpo, della mente, di una nazione. una grande storia popolare.
Risguardo di copertina
prima metà del diciannovesimo secolo. sullo sfondo di un'italia che non è ancora una nazione, quattro giovani si muovono alla ricerca di un mondo migliore: un orfano spronato dalla semplicità che è dei contadini e dei santi; una donna, sensi all'erta e intelligenza acuta, avviata a diventare una spia; un pittore di lascive signore aristocratiche che batte la strada nuova della fotografia; e il generale garibaldi visto con gli occhi innamorati della splendente, sensualissima aninha. siamo di fronte a un'opera che si muove libera nella tradizione narrativa otto-novecentesca, europea e americana. racconta, esplora documenti, inventa, gioca e tutto riconduce, con sicuro talento, a un solo correre fluviale di storie che si intrecciano e a un sentimento che tutte le calamita. alessandro mari scrive un romanzo sulla giovinezza. la giovinezza del corpo, della mente, di una nazione. una grande storia popolare.