Risguardo di copertina
chi era cristoforo colombo? un marinaio premiato al di là dei suoi meriti? o qualcosa di più, molto di più? perché si firmava christo ferens, colui che porta a cristo? sulla base di una nuova interpretazione di antiche carte e documenti, l'autore rivisita le vicende del "navigatore dei due mondi" e della "scoperta" dell'america. quanto si sostiene in questo libro non è mai stato affermato in cinque secoli di scritti colombiani: complotto secolare, thriller storico-politico-teologico, sottofondo alchemico-esoterico, sorprendenti parentele, eredità templari e cavalleresche. per un sogno di pace universale fra cristiani, musulmani ed ebrei e una chiesa da rifondare. sullo sfondo, "mappe impossibili", spedizioni e sbarchi precedenti al 1492 fra realtà e leggenda, attese millenaristiche, personaggi come marco polo, pico della mirandola, paolo dal pozzo toscanelli. partendo dalla caduta di costantinopoli, dal confronto oriente-occidente, dall'inquietante somiglianza fra colombo (definito 'nepos') e innocenzo viii (il papa fatto sparire dal successore spagnolo rodrigo borgia), da una lapide in san pietro, dai fondi per la partenza, dalle lotte e dai segreti del vaticano scopriremo che l'esploratore sapeva dove sarebbe giunto: un mondo nuovo, non l'asia. non fu il primo ad approdarvi: un antico codice alessandrino, nella biblioteca di innocenzo viii, dava già le giuste coordinate. come conferma il turco piri reis, che avanza anche una 'pre-scoperta' da parte di colombo. certamente colombo fu il definitivo: l'umanità è cambiata solo in seguito ai suoi quattro viaggi. la storia fu poi stravolta, la spagna poté impadronirsi dell'eldorado e la ragione di stato, nel tempo, prevalse. avvalendosi di apparati iconografici, di libri e pubblicazioni anche straniere, questo saggio rivoluzionario, appassionante come un romanzo, rivisita a 360 gradi la vicenda della "scoperta dell'america", proponendone una lettura nuova, ricca di fascino e di mistero.