Risguardo di copertina
"il mio motto episcopale suona così: per il servizio della verità essere pronto ad amare le avversità." inizia con queste parole il dialogo del cardinale carlo maria martini con i lettori del "corriere della sera", uno spazio in cui tocca con grande semplicità le questioni cruciali alla base del nostro vivere quotidiano. perché crediamo? perché perdiamo la fede? che senso ha la sofferenza, la morte, il dolore degli innocenti? qua! è il rapporto tra scienza e fede? nelle sue risposte il cardinale martini, attento e partecipe osservatore delle tensioni e inquietudini del tempo presente, affronta anche i temi più scomodi dell'attualità, come lo scandalo della pedofilia o il dibattito sul celibato dei sacerdoti, sul confronto con l'islam e sulla nuova sfida dell'integrazione con gli immigrati, rivelando il suo ruolo di pastore e guida per i cristiani, e al contempo di figura di riferimento per i non credenti. con uno stile colloquiale e con un ragionamento pacato e apparentemente semplice, le parole di martini toccano le corde più profonde del cuore di ogni persona, stimolando interrogativi, senso critico e riflessioni. pagina dopo pagina emerge la profonda fede del cardinale, ma anche la sua straordinaria conoscenza biblica che, attraverso il conforto delle scritture, ci incoraggia a disporci con autenticità al cammino ili ricerca che ciascuno ili noi deve compiere, nel monili) e dentro di sé.
Risguardo di copertina
il concilio vaticano il - svoltosi a metà degli anni \'60 - vide fra i suoi più significativi protagonisti il cardinal martini. il grande biblista e teologo ripercorre le grandi tappe di quell\'evento, cogliendo le sfumature, le linee di forza e le spinte di novità del grande messaggio conciliare; un messaggio che ancor oggi resta di grande attualità per la chiesa e per il mondo.
Risguardo di copertina
carlo maria martini, ex arcivescovo di milano e studioso della bibbia di fama mondiale, e georg sporschill, gesuita austriaco, che vive insieme ai bambini di strada in romania e in moldavia, si sono conosciuti durante un soggiorno a gerusalemme e sono diventati amici. ispirati da molti incontri con i giovani, si sono chiesti come concretamente gli uomini di fede possono rispondere alla crisi etica della contemporaneità: "che cosa farebbe oggigiorno gesù?", "a quale meta conduce il cammino delle religioni in una società sempre più disorientata e priva di dio?". nell'ultima stagione della sua vita, carlo maria martini si offre al proprio interlocutore con franchezza e semplicità, senza reticenze, dando vita a quello che può essere interpretato come il suo testamento spirituale.