Risguardo di copertina
hélène compirà a breve quarant’anni. ha ottimi studi alle spalle, una carriera stimolante, due figlie. nata nell’est della francia, ha vissuto a lungo a parigi e, agli occhi degli altri, ha realizzato il sogno di tutte le ragazzine di provincia: andarsene, cambiare ambiente, riuscire. eppure, tornata sulle colline di nancy, avverte un’insoddisfazione profonda; ha quasi la sensazione di aver corso invano, di aver sprecato l’esistenza. christophe i quaranta li ha passati da poco. al contrario di hélène, non ha mai lasciato la cittadina dove entrambi sono cresciuti. al contrario di lei, ha preferito lavorare con lentezza, restando a far baldoria con gli amici di sempre e rimandando al futuro i grandi sforzi, le grandi decisioni, l’età delle scelte. oggi abita con suo padre e suo figlio, vende cibo per cani e ha ricominciato a giocare a hockey come quando aveva sedici anni. si direbbe che christophe abbia sbagliato tutto. eppure lui crede che tutto sia ancora possibile. la canzone popolare racconta hélène e christophe, che si scoprono adulti senza essere davvero cresciuti. racconta la loro nostalgia di un’adolescenza che non tornerà, la loro voglia di ricominciare daccapo. e il desiderio di due corpi non più innocenti, ma dannatamente vivi. il premio goncourt nicolas mathieu ritrae le crepe della società e le ferite dell’anima in una romantica e potente ballata sul tempo che passa, sui piaceri che ci rimangono quando i sogni evaporano, sulle chimere a cui ci aggrappiamo per non essere travolti dalla paura del domani.