Risguardo di copertina
due amici di mezz'età partono insieme alle rispettive mogli per un viaggio in auto verso la catalogna. il piccolo gruppo sembra consolidato: il narratore e jacopo si conoscono da più di quarant'anni e manola ed emma, anche se di temperamento opposto, sono ben affiatate. eppure, appena sotto quell'illusoria armonia, stagna un fondo di sentimenti inespressi e parole taciute. perché il protagonista si trova più volte a fantasticare di uccidere l'amico? e sua moglie manola, così eterea e sfuggente, lo ha mai davvero amato? non è invece innamorata di jacopo? la tappa iniziale del viaggio, un incantevole paesino della costa azzurra, sarà anche l'ultima. i due uomini intraprendono infatti un'escursione sulle gorges du loup, dalla quale jacopo non tornerà vivo. impossibile ricostruire cosa sia successo in quella manciata di ore. i ricordi del protagonista sono confusi, la mente annebbiata. la sua sola certezza, il suo segreto, è di essere riuscito a trarre in salvo il misterioso manoscritto a cui jacopo stava lavorando: "gli amanti fiamminghi", la storia di una passione disperata e autentica. quella storia d'amore che lui, autore di successo senza più ispirazione, non è mai stato capace di scrivere. e che ora, in solitudine, legge furiosamente. dipingendo con maestria un quadro nel quadro - proprio come bruegel ha ritratto il trionfo dell'amore all'interno del suo "trionfo della morte" -, maurensig dissolve le disillusioni nei sogni e contraddice la realtà con il racconto. salvo poi capovolgere nuovamente tutto, per lasciare al lettore l'ultimo interrogativo: " è il destino che regola la vita di tutti noi? oppure sono i nostri desideri, le nostre scelte?".