Risguardo di copertina
kajan ha avuto una fortuna rara, un talento indiscusso per il pianoforte, e una sfortuna tragica: nascere nel corso della seconda guerra mondiale, in albania. e il 1943 e kajan vive in una fattoria con la famiglia e con suo nonno betim nella campagna albanese. i suoi genitori sono partigiani e sono sulle montagne a combattere contro i nazisti. l'esistenza di kajan scorre in qualche modo al riparo dalle atrocità belliche, fino a che un giorno un disertore tedesco di nome cornelius bussa alla loro porta, cercando rifugio. il soldato è un abile pianista e il piccolo kajan decide di approfittarne per imparare; si rivela un allievo disciplinato e talentuoso, e sviluppa un rapporto di affetto viscerale con il soldato, poco prima della resa dei tedeschi, una truppa di nazisti invade la fattoria. i tre ascoltano impotenti gli spari, nascosti in una botola sotterranea. la tensione cresce fino a quando i tedeschi non scoprono il loro nascondiglio: è lì che cornelius esce fuori senza esitazione e ancora una volta, uccidendo i suoi connazionali, salva la vita di kajan. betim, però, è rimasto mortalmente ferito dagli spari. è la notte della liberazione dell'albania. cornelius ha la possibilità di tornare a casa, in germania, con l'aiuto di selie, la madre di kajan, leader di un comando di partigiani che ha molto peso nel partito. quindici anni dopo circa, kajan è divenuto uno stimato professore di musica, a soli 20 anni, per merito del suo prodigioso talento. ama, ricambiato, una sua alunna di nome elizabeta. ma c'è un problema, accentuato dalla figura della rigida e irreprensibile madre selie, ormai elevata agli alti ranghi del novello regime comunista: elizabeta è la figlia di un traditore. la guerra che kajan pensava finita sta per iniziare in una nuova forma con nuovi nemici.