Risguardo di copertina
inghilterra, 1600. una contessa che osò essere una scienziata. l'incredibile storia di una donna fuori dagli schemi. mia madre era una strega. o almeno così dissero quando la trascinarono via. ma per me era vera solo una cosa: lei era il centro del mio universo. avevo nove anni e la mia vita cominciò quel giorno. inghilterra, 1573: in un mondo già illuminato dalla luce del rinascimento, ma in cui ancora si dà la caccia alle streghe, la piccola rose è figlia di una madre accusata di stregoneria, e per lei la vita sembra avere in serbo solo povertà e amarezza. finché non avviene qualcosa che cambierà per sempre il suo destino: approda, come domestica, nel grande castello dei conti di pembroke, regno della contessa mary sidney herbert. mary è una nobildonna, ma non una qualsiasi: amica della regina, mentore di un giovane poeta sconosciuto chiamato william shakespeare, grande appassionata di letteratura e, cosa inaudita per i tempi, di scienza, mary ha un segreto. un vero e proprio laboratorio di alchimia, allestito nel suo palazzo, dove trascorre ore di studio ed esperimenti. e quando rose si affaccia nella sua vita, mary - che da tempo desidera una figlia che non arriva - la istruirà, insegnandole l'amore per lo studio. la loro amicizia, cementata dall'interesse proibito per la scienza, diventerà la cosa più importante: il modo per salvarsi dall'oscurità dei tempi, e lasciare la loro traccia nella storia. un romanzo raffinato ed emozionante, che racconta il personaggio, realmente esistito e ingiustamente dimenticato, di mary sidney herbert, la contessa alchimista, ma è anche un affresco di un'epoca affascinante, l'era tudor, magnifica nelle sue luci e nelle sue molte ombre.