Risguardo di copertina
in campo san giacomo, a venezia, c'è la moby dick, una libreria di quelle "che ti sorprende che esistano ancora, anche se ci sono in ogni città, tenaci come guerrigliere, eleganti come principesse". il suo libraio si chiama vittorio, ha passato i quarant'anni, vive per i suoi libri, combatte per continuare a venderli. un giorno incontra sofia, gli occhi chiari e le risposte svelte, che prende l'abitudine di andare a trovarlo. il 12 novembre 2019, però, 187 centimetri di acqua alta eccezionale inondano le case, i negozi, sommergono gli scaffali di vittorio. le pagine annegano, e "campo san giacomo è pieno di libri perduti, e pare che tutto sia perduto". giovanni montanaro, che ha vissuto in prima persona i giorni tragici dell'inondazione, li racconta in un modo lontano dalle cronache che hanno commosso il mondo. racconta l'angoscia dell'acqua che sale, che distrugge, ma mostra anche un'altra venezia, i giovani, i cittadini che reagiscono, l'allegria nata in mezzo allo sfacelo, fatta della capacità di aiutarsi, di rinascere. personaggi, emozioni, colpi di scena il cui cuore è venezia, sono i librai, è l'amore per i libri e l'amore che nasce grazie ai libri, è la tenacia di salvare le cose più care, a ogni costo. un racconto che non rappresenta più soltanto venezia ma diventa il simbolo di ogni improvvisa, tragica emergenza e di ogni faticosa rinascita. per la prima volta vittorio pensa che quei libri non sono morti, anche se sono ammaccati, anche se non sono più perfetti – come capita agli uomini, di ammaccarsi, ma poi di restare vivi.
Risguardo di copertina
tutti i colori del mondo è un romanzo dello scrittore veneziano giovanni montanaro. siamo nel 1881 a gheel, un piccolo paese delle fiandre che si trova vicino al santuario di santa dinfna, la giovane martire nota per curare le malattie mentali. per questo motivo gheel, cittadina conosciuta come il "paese dei matti", rappresenta la più grande comunità psichiatrica terapeutica del mondo. teresa senzasogni non è affetta da nessuna patologia mentale, ma per poter essere ospitata dalla famiglia vanheim, secondo le usanze in vigore nella città fiamminga, ha dovuto farsi registrare come se fosse una persona affetta da pazzia. teresa sposerà icarus, ma un giorno nella città arriverà un nuovo ospite che sarà in grado di catturare l'attenzione di teresa. si tratta di un vagabondo, un uomo introverso e schivo. ha i capelli rossi e gli occhi penetranti che brillano, accesi da una febbre sconosciuta. teresa percepisce il furore creativo che si nasconde dietro quegli occhi, sa già che quell'uomo, un giorno, diventerà un grande pittore. il tempo confermerà la premonizione di teresa. sono ormai passati dieci anni, e molte cose sono accadute nella vita di teresa e in quella di vincent van gogh. teresa decide di scrivere all'uomo, l'unico vero amore di tutta la sua vita, nella speranza che lui si ricordi, che possa aiutarla a mettere ordine e un po' di colore nel grigio della sua anima. giovanni montanaro sviluppa la struttura narrativa di tutti i colori del mondo attraverso una lettera dai contorni delicati, raccontando la storia di due anime pure che cercano la propria identità tra le angosce dell'esistenza.