Risguardo di copertina
una sera come tante. un uomo appena tornato a casa dall'ufficio. indossa ancora giacca e cravatta. scende a fare una commissione e non torna più. questo è il nuovo caso che si trova tra le mani bacci pagano in una genova sconvolta dalla caduta del ponte morandi. la moglie di oreste mari, l'uomo scomparso, vuole che lo trovi perché per la polizia il caso è semplice: l'uomo ha piantato tutto in asso, abbandonando famiglia e lavoro. e in effetti tutto sembra dare ragione a loro: il conto in rosso, l'azienda in perdita, i dipendenti senza stipendio, l'ipoteca sulla casa, la moglie da sempre tradita. ma c'è qualcosa che stuzzica l'intuito di bacci. qualcosa che è legato al passato di oreste mari. qualcosa di apparentemente innocuo come delle umili origini in un periodo in cui invece l'italia forniva sogni a basso costo. facile perdersi tra i lustrini della televisione commerciale e il boom economico quando il proprio orizzonte è il fumo che si eleva nel cielo da una delle tante fabbriche di periferia. bacci conosce bene quei fantasmi di gloria. nemmeno lui sa bene a chi credere. non sa più se sta cercando un farabutto che ha abbandonato ogni cosa o semplicemente un disilluso. ci sono indagini al cardiopalma e indagini più sottili, che appaiono semplici ma intessono reti infinite che vengono da molto lontano e portano molto lontano.
Risguardo di copertina
è un lunedì di maggio del 1994, bacci paganosi è appena separato, non può vedere la figlia e deve affrontare il doloroso trasloco di ufficio e abitazione. alla porta del detective, in piena crisi di mezza età, si presenta un curioso personaggio che gli chiede di ritrovare la moglie scomparsa. carlo pizarro è uno spirito anacronistico, uno di quei singolari individui che coltivano il sospetto di vivere nel tempo sbagliato e il rimpianto di aver mancato per un pelo la propria personalissima età dell'oro. ciononostante pizarro, cresciuto in una famiglia modesta, ha conseguito una laurea in economia e si è arricchito con spregiudicate speculazioni finanziarie. pagano comincia a indagare e, una dopo l'altra, incontra le persone che hanno conosciuto la fascinosa moglie del suo cliente, una giovane ucraina di nome myra, ricercatrice universitaria e studiosa di marziale. a poco a poco, si delinea la figura di una donna forte, geniale e determinata, cui fanno riscontro la pochezza e la meschinità del marito. la ricerca di myra perde bacci in un labirintico gioco di specchi che lo porterà lontano dalla verità. sarà mara, la sua fidanzata psicologa, a indicargli la strada per risolvere il caso, dimostrandogli ancora una volta quanto egli sia un «analfabeta dei sentimenti». con un tocco da maestro, bruno morchio inverte il corso del tempo e regala ai lettori una nuova indagine del suo personaggio più amato, l'investigatore dei carruggi bacci pagano. sullo sfondo di una genova che ha avviato la sua metamorfosi da città operaia e industriale ad attrazione turistica affacciata sul nuovo millennio, bacci dovrà farsi strada tra le mille sfaccettature della natura umana, tra vette di candido lirismo e abissi di miserevole abiezione.