Risguardo di copertina
mario è un uomo che inventa storie, modifica la realtà, non è interessato alla verità, né sulle cose né sulle persone. mario sfugge, per indolenza, all'obbligo di capire che tutti ci lega e tutti ci frustra. vuole sposare viola ignorandone la doppia, forse tripla vita. anni prima è stato lasciato da bianca, subito prima che nascesse agnese, che forse è sua figlia o forse no. tuttavia, se bianca, spuntando dal nulla dopo anni, chiede aiuto, mario subito accorre, disponibile ad accollarsi la paternità. è succube di santiago, un ragazzo dedito a pratiche sessuali estreme, e affida alle fotografie la coerenza e consistenza della propria vita. se dei giorni della vita di mario possiamo dire quasi sempre è il 17 giugno, degli spazi in cui mario si muove non siamo certi. la ripetizione è l'unica realtà di mario. con una scrittura avvolgente, sensuale e che procede per variazioni capitolo dopo capitolo, pur conservando un incalzare ipnotico, giulio mozzi in questo suo romanzo guida il protagonista, e chi legge, attraverso avventure in parte reali e in parte – ma la cosa è sempre indecidibile – del tutto immaginarie, portandoli a sfiorare le vite strane e misteriose di personaggi senza nome il grande artista sconosciuto, il terrorista internazionale, il martellatore di monaci, il capufficio che mario contempla come enigmi incomprensibili e rivelatori. arrivando, nell'ultima pagina, alla più orribile delle conclusioni.